“Ching Ai De To Chi” di Yao Wang

Lezioni d'amore

A chiudere il concorso internazionale di questa settima edizione del ca’ Foscari Short Film Festival è il cortometraggio hongkonghese Ching Ai De To Chi, per la regia della filmmaker Yao Wang.

Il corto è una fiaba moderna ambientata in un isolato paese di montagna nell’estremo oriente (le riprese sono state effettuate in Nepal) che ha per protagonista Yungche, una giovanissima ragazza che vive lontano dal marito con una famiglia numerosa di cui prendersi cura. Quando, dopo una feroce discussione, la ragazza teme che il marito possa non tornare più per capodanno, com’era d’abitudine, chiederà aiuto alla signorina Yang, la maestra della scuola elementare del villaggio, per scrivergli una lettera di scuse. Le due donne impareranno così a conoscere una le debolezze dell’altra, aiutandosi a vicenda.

Una storia semplicissima e una sceneggiatura ridotta all’osso, assieme a una regia pulita ma basilare, rendono Ching Ai De To Chi una sorta di fiaba, una poesia sognante e piacevole, sebbene i 25 minuti di durata possono risultare di poco superiori al necessario.

Molto apprezzabili le musiche, a commento degli stati d’animo delle protagoniste, che contribuiscono a creare un clima leggero e sognante, come leggera e sognante è la luce che pervade ogni inquadratura, con una fotografia che predilige una luce naturale perfettamente gestita. Interessanti anche le lunghe panoramiche sulle splendide location desolate in cui il cortometraggio è stato girato. In conclusione, Ching Ai De To Chi, senza essere un capolavoro, si presenta come un progetto piacevole e ben riuscito.