Sono ben tre i titoli in cartellone per il mese di settembre al Teatro La Fenice di Venezia: Dido and Aeneas, Roberto Devereux e La traviata, quest’ultimi due in forma semi-scenica.
Da venerdì 4 a domenica 6 settembre, sempre alle ore 19.00, è la volta di Dido and Aeneas di Henry Purcell. L’opera in tre atti, su libretto di Nahum Tate tratto dal quarto libro dell’Eneide di Virgilio, sarà allestita sull’ ‘arca’ del palcoscenico in una nuova originale messinscena. Giovanni Di Cicco cura regia e coreografia, Massimo Checchetto firma la scenografia, Carlos Tieppo i costumi e Fabio Barettin le luci. Alla direzione di Orchestra e coro ci sarà Tito Ceccherini, ormai di casa nella sala veneziana.
Dido and Aeneas vedrà protagonisti il soprano Giuseppina Bridelli nel ruolo di Dido e il tenore Antonio Poli in quello di Enea. Michela Antenucci sarà Belinda, la confidente della regina, Valer l’ancella. Valeria Girardello interpreterà la maga, Lara Lagni e Chiara Brunello rispettivamente la prima e la seconda strega. Matteo Roma sarà impegnato nel doppio ruolo di Mercurio e del marinaio. Maestro del Coro Claudio Marino Moretti. Partecipano anche i danzatori dell’Associazione Deos Danse Ensemble Opera Studio Melissa Cosseta, Angelica Mattiazzi, Alice Pan e Fabio Caputo.
Dido and Aeneas è la sola opera interamente cantata scritta da Purcell. Nel libretto figurano anche personaggi di estrazione tardo-rinascimentale come maghe e streghe, le quali inducono Enea ad abbandonare Didone al solo scopo di distruggerne la felicità. Danze e cori di ascendenza francese si alternano ad arie di fattura italiana e a recitativi e ariosi di straordinaria intensità drammatica.
Un viaggio nel tempo attraverso le passate edizioni
Dido and Aeneas non è opera frequente al Teatro La Fenice. Una rapida scorsa alle passate edizioni suggerisce quasi un evolversi involontario del titolo stesso, venendo calato in spazi che vanno dall’età classica all’epoca contemporanea.
Una prima rappresentazione risale al 1969, con la regia di Giancarlo Del Monaco e scenografia e costumi di Felice Casorati. Gli interpreti principali, Anna Reynolds, Mario Petri e Daniela Mazzucato Meneghini, erano diretti da Nicola Rescigno. Tra scene dipinte e pepli svolazzanti, l’azione sembra ispirata alle raffigurazioni dei vasi greci d’età classica.
Vent’anni dopo, in dittico con Oedipus Rex di Stravinskij, il regista Giorgio Marini ambientava la vicenda ai tempi di Purcell, ben sostenuta dalle scene di Lauro Crisman. I tristi fatti amorosi si svolgono nella camera da letto della regina di Cartagine, con tanto di baldacchino e ampia vetrata sul mare (Mediterraneo o del Nord?). Che sia un sogno? Un delirio mentale? Ettora D’Ettore disegnava costumi sfarzosi, ricchi di piume, pizzi e parrucconi, che esaltavano gli interpreti, Lucia Valentina Terrani, Michele Pertusi e Alessandra Ruffini. Alla direzione Emil Tchakarov.
Infine, nel 2010, a seguire Le Rire di Bruno Maderna, Dido and Aeneas diventava un quadro minimalista. Saburo Teshigawara curava lo spettacolo nella sua interezza, creando uno spazio semicircolare in cui gli ambienti erano evocati solo da luci colorate che ricordano le tele di Rotko. Accompagnati da Attilio Cremonesi, nei ruoli principali c’erano tre specialisti del repertorio barocco, Ann Hallenberg, Marlin Miller e Maria Grazia Schiavo.
Luca Benvenuti