DIVA! è Valentina Cortese, attrice tra le più amate degli anni Quaranta e Cinquanta. A raccontarla, le sue parole in Quanti sono i domani passati e la cinepresa di Francesco Patierno, coaudiuvata dalle voci e dai volti di Isabella Ferrari, Anna Foglietta, Barbora Bobulova, Anita Caprioli, Carolina Crescentini, Silvia D’Amico, Carlotta Natoli e Greta Scarano (insieme a Michele Riondino).
E partiamo subito dalla cosa che non piace di questo film: la commistione tra documentario e una fiction alla prima persona, con protagoniste le otto attrici. Si alternano, parlando della vita della Cortese come parlando di sé. Nel frattempo, sullo schermo scorrono immagini della diva (quella vera), tra cinema e teatro. I film con Dassin e Truffaut. E poi la vita privata: la madre, odiata, le relazioni con Victor De Sabata e Giorgio Strehler, il figlio. L’infanzia povera ma felice nelle campagne lombarde.
Patierno restituisce un ritratto completo della “diva”. Da un punto di vista cronologico, da un punto di vista lavorativo e personale, emotivo. La Cortese, a 90 anni dalla nascita, emerge con il suo carattere forte e deciso, grazie agli aneddoti di cui è costellata la narrazione. Ma ci sono anche dolcezza e debolezze. L’illusione del grande amore. La disillusione dopo un tradimento, dopo una bugia o una promessa mancata. Sia essa di una persona o del destino.
Ma è la narrazione a non convincere. Lo dicevamo: una finzione esasperata che va a scontrarsi con la bellezza delle immagini d’epoca. E il confronto è tutt’altro che generoso.