“Il primo servitore”, la nuova produzione della compagnia Pantakin di Venezia che debutta nel chiostro del conservatorio di Castelfranco Veneto mercoledì 26 luglio, è la storia di come nasce il testo più conosciuto e fortunato di Carlo Goldoni, quel “Il servitore di due padroni” che, nella fortunata edizione diretta da Giorgio Strehler, diventerà poi lo spettacolo più famoso e rappresentato della storia del teatro di prosa italiano.
La vicenda trae spunto anche dai crimini evocati nel celebre testo goldoniano. La vicenda è ambientata in una Venezia licenziosa e violenta: un giovane avvocato, Carlo Goldoni, è incaricato da un vecchio e famoso capocomico, Tommaso Antonio Visentini detto “Thomassin”, a lungo Arlecchino al Palais Royal di Parigi, di difenderlo dall’accusa di aver ordinato l’uccisione di un nobile veneziano coinvolto in torbide vicende di gioco e amorose. Il caso di omicidio del nobile farà scatenare tutta una serie di accadimenti comici, d’amore, di travestimento, di fuga e ribellione dai quali il giovane Goldoni prenderà ispirazione per cominciare a scrivere il canovaccio di quella che diventerà una delle sue opere più importanti.
Il progetto dello spettacolo è stato selezionato e finanziato nell’ambito di Goldoni 400, il programma di attività e spettacoli di Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, Circuito Multidisciplinare Regionale Arteven, Comune di Venezia e Regione del Veneto per i 4 secoli di vita del teatro veneziano. Dello spettacolo sono interpreti Matteo Campagnol, Filippo Fossa, Aristide Genovese, Manuela Massimi, Alberto Olinteo, Anna Zago, Lia Zinno e Irene Silvestri. Il soggetto è di Marco Gnaccolini, la regia di Michele Modesto Casarin. Maschere di Stefano Perocco di Meduna, scene e costumi di Licia Lucchese. L’allestimento è realizzato in collaborazione con Theama Teatro. Dopo il debutto sono in programma repliche dello spettacolo a Riano (RM) il 27 luglio, a Loreo (RO) il 28 e a Montegrotto Terme (PD) il 31 luglio.
Foto di Davide Carpenendo.