“Lady Bird” di Greta Gerwig

Nell’affollato panorama di film dedicati agli adolescenti che punteggiano la storia del cinema, spicca il delizioso Lady Bird , scritto e diretto con delicata ironia dalla trentaquattrenne attrice Greta Gerwig, per la prima volta dietro alla macchina da presa.  Un film sorprendente, che sa far emozionare e sorridere, commuovere e divertire e ha già conquistato due Golden Globe e cinque nomination agli Oscar.

Christine “Lady Bird” McPherson, ha diciassette anni, un’amica del cuore cicciottella e un po’ outsider e un sogno nel cassetto: lasciare l’istituto cattolico che frequenta a Sacramento, dove vive, per andare a studiare là dove c’è la cultura con la “C” maiuscola, sulla costa orientale, tra i grattacieli di New York. Per aumentare i suoi crediti scolastici e avere maggiori chance di entrare al college, si iscrive al club di recitazione della scuola. Lady Bird – spiega durante la prima audizione – “è il nome che ho scelto io, per me”.

Saorsie Ronan è Lady Bird – Photo by Merie Wallace, courtesy of A24

Tra una prova in palcoscenico e una lezione, l’arguta e spiritosa, talvolta anche insolente, Lady Bird conoscerà l’infatuazione e l’amore e imparerà a dare il giusto valore ad amicizia e affetti, in un processo di crescita e maturazione che noi spettatori seguiamo  durante il suo ultimo anno di liceo. Alla fine approderà a New York, ma per scoprire che forse il piccolo e tanto vituperato mondo di Sacramento non era poi così male…

Saoirse Ronan è la incantevole e gioiosa interprete di Lady Bird, ambientato nell’America del 2002 (“l’unica cosa interessante del 2002 è che è palindromo”), con un panorama economico in rapido cambiamento e  il sogno americano che inizia a scricchiolare.

Saoirse Ronan e Laurie Metcalf – Photo by Merie Wallace, courtesy of A24

Ma il centro narrativo di questa storia è il rapporto complicato e turbolento tra Lady Bird e la madre Marion, interpretata da Laurie Metcalf (giustamente candidata all’Oscar come attrice non protagonista). Marion è una infermiera che fa i doppi turni e lavora instancabilmente per mantenere a galla la famiglia dopo che il padre di Lady Bird perde il lavoro. Madre e figlia sono oneste e testarde, con un carattere assolutamente uguale – due facce della stessa medaglia – e fin dalla prima scena in auto è ovvio che qualsiasi argomento diventi immediatamente terreno di scontro.

Da una parte l’adolescente ribelle con i capelli tinti di rosa, che tuttavia dà prove di grande maturità, dall’altra una madre che vuole essere la madre migliore del mondo, ma è incapace di dimostrare tutto il suo amore. E lo spettatore sorride di fronte alle intemperanze, alle porte sbattute, ai musi lunghi, prendendo le parti ora di Lady Bird ora di Marion. Perchè loro due sono così belle nel loro essere se stesse e non hanno mai completamente ragione o torto.

Saoirse Ronan e Greta Gerwig sul set di Lady Bird – Photo by Merie Wallace, courtesy of A24

La molla per realizzare questo film, ha dichiarato la regista,  “è stato il desiderio di scrivere una lettera d’amore per un luogo che ho imparato ad amare solo dopo averlo lasciato”. Un lettera d’amore il cui incipit, per quanto possa sembrare paradossale, è l’apertura di Lady Bird, una citazione della scrittrice Joan Didion: “Chiunque parli di edonismo californiano, non ha mai trascorso un Natale a Sacramento“.

Cresciuta, come Joan Didion, nella piccola cittadina della California, Greta Gerwig ha più volte sottolineato che Lady Bird  non è un film autobiografico, quanto un racconto di atmosfere in cui gli eventi narrati sono frutto della sua creatività, che si manifesta in una brillante sceneggiatura e in una attenta cura per i dettagli, dagli abiti alla gradevole colonna sonora.

Titolo originale: Lady Bird
Nazione: USA
Anno: 2017
Durata: 94″
Regi: Greta Gerwig
Sito ufficiale: ladybird.movie
Cast: Saoirse Ronan, Laurie Metcalf, Lucas Hedges, Timothée Chalamet, Tracy Letts, Beanie Feldstein, Lois Smith, Stephen Henderson, Odeya Rush, Jordan Rodrigues.
Distribuzione: Universal Pictures
Uscita: 1 marzo 2018 (cinema)