Leurs enfants après eux è la pellicola firmata dai due registi gemelli Zoran Boukherma e Ludovic Bookmark e presentata in Concorso all’81. Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia.

È l’estate del 1992 e il quattordicenne Anthony e suo cugino bighellonano nel tentativo di ammazzare il tempo, fino a che un giorno incontrano in riva ad un lago Clem e Steph. Il protagonista rimane subito incantato da Steph e, quando questa lì invita ad una festa la sera stessa, i due cugini non possono far altro che accettare. Per impressionarle vien loro l’idea di sottrarre la motocicletta parcheggiata in garage. Ciò, però, avviene all’insaputa del padre di Anthony a causa della forte paura di venire scoperti, anche considerando i problemi con l’alcol di quest’ultimo.

Questo sarà il momento di svolta nella vita di tutti: il furto del veicolo da parte di Hacine, un giovane del quartiere arabo, darà il via ad una serie di catastrofici eventi che aumenteranno man mano l’intenso rancore tra i due giovani.

La storia narrata nel grande schermo si sviluppa nell’arco temporale comprendente quattro estati, dalla prima adolescenza fino ai primi anni di vita adulta. Le vite di Anthony, suo cugino, Steph, Clem e Hacine continuano ad intrecciarsi, anche se parzialmente stanno iniziando tutti a prendere strade diverse tra di loro.

Il film presentato dai due registi francesi rispetta a pieno le caratteristiche di un classico coming of age, con la caratteristica di raccontare le vicissitudini di un ragazzo appartenente ad una bassa estrazione sociale in un paesino di periferia, dove l’apertura di un centro sciistico in pieno agosto risulta l’evento dell’anno.

Anthony è il tipico ragazzino che viene portato sul grande schermo: insicuro, imbranato nella sfera sessuale, all’inizio quasi che vive nell’ombra del cugino e con una situazione difficile a casa. Viene anche trattata, però, l’altra parte della popolazione della Francia grazie ad Hacine, di origini marocchine. I loro due percorsi non fanno altro che cozzare violentemente durante la giovinezza senza, forse, nemmeno mai riuscire a raggiungere una pacificazione.

Leurs enfants après eux, però, non riesce a sviscerare alcun tema nel particolare, partendo da quello sessuale fino ad arrivare a quello razziale, ma rimane saldamente ancorato all’idolo di Steph che ne ha fatto Anthony senza evidenziare una vera crescita psichica del protagonista. Infatti la pellicola non riesce efficacemente a raccontare la crescita dei personaggi che porta in scena e l’unico di questi su cui un lavoro del genere viene condotto quasi forzosamente è Hacine. Malgrado ciò la pellicola riesce con eleganza a reggere il peso di una durata di ben 144′, un qualcosa di non scontato.