Il Pan Opera Festival di Panicale

Alcune curiosità del belcanto da Salieri a Rossini

Nel cuore di Panicale, una piccola località umbra in provincia di Perugia, si tiene da qualche anno un piccolo festival operistico dall’enorme richiamo di pubblico. La corsa ai pochi biglietti rimasti in vista di ogni recita ne è la prova, e l’annuncio in rosso che compare sistematicamente sul sito internet ufficiale, non scoraggia l’appassionato più determinato. Così dopo Prima la musica poi le parole di Antonio Salieri e Il giocatore di Giuseppe Maria Orlandini, Pan Opera Festival punta sul suo ultimo titolo in programma, Il Signor Bruschino di Gioacchino Rossini. Scritta per l’allora Teatro di San Moisé di Venezia, quest’operina di Rossini è stata per lungo tempo abbandonata in seguito al fiasco che ha accompagnato la prima esecuzione, mentre la sua Sinfonia, secondo la pratica di allora, continuò a circolare in apertura di vari concerti sinfonici. Proprio per alcune sue curiosità, non ultima il rimbalzo ritmico dell’archetto sugli strumenti ad arco previsto dal compositore, a partire dai primi anni del Novecento il Preludio veicola un rinnovato interesse per questa farsa musicale, riconquistando pian piano i palcoscenici dei teatri più prestigiosi del mondo, dal Teatro La Fenice di Venezia fino al Metropolitan di New York.

Il Pan Opera Festival è organizzato dall’Associazione Culturale TéathronMusiké di Panicale, sorta dall’iniziativa di Vincenzo Bianconi con l’intento di promuovere le varie forme di teatro, sia di prosa che musicale.