Gabriel Laurens è un investigatore privato. Quando sua nipote Jade gli chiede di indagare sulla strana morte di suo padre, nonché fratello gemello del detective, Gabriel deve affrontare i fantasmi del suo passato. Finisce per trovarsi coinvolto in una strana indagine che mescola finzione, fantasia e traffico di droga.

Lo sceneggiatore e regista belga Claude Schmitz – che scrive con Claude Schmitz e Kostia Testut – arriva alla QuinzaineQuinzaine des Réalisateurs del 76° Festival di Cannes con un noir vintage che mescola elementi del genere thriller a quelli di alcuni BMovie degli anni 70 e 80.

Benché la narrazione sia discontinua – a un certo punto si fa sentire il peso dell’abituale commistione registica di finzione e realtà  – e la storia fatichi a carburare fino a un finale violento, non può sfuggire lo sguardo del regista sardonico nel rappresentare luoghi e intriso di umorismo nero nel tratteggiare i personaggi.