Il Professore (Valerio Mastandrea) è un uomo di origini napoletane che ha superato i quarant’anni; da quando ha perso l’indimenticata moglie, vive isolato dal mondo nel deserto del Nevada,accanto alla celebre Area 51. In realtà da circa sei anni sta conducendo ricerche top secret per l’esercito americano. Anche se al momento è a un punto morto… passa le sue giornate su un divano in mezzo al nulla cercando di ascoltare o criptare messaggi dallo spazio profondo.
Nello spazio profondo ogni particella ha una voce. Il problema è entrare in comunicazione con loro
Ha pochi contatti con gli esseri umani, uno di questi è Stella (Clémence Poésy), una ragazza che organizza matrimoni a tema. Un giorno al Professore arriva un pacco da Napoli; è un dvd con un videomessaggio di suo fratello Fidel. Sta morendo e gli affida i suoi figli: Anita 16 anni e Tito 7 anni. I due ragazzini napoletanissimi arrivano aspettandosi Las Vegas, piscine e Lady Gaga. Invece si ritrovano in mezzo al deserto, in un luogo tanto mistico quanto spettrale. Non è lo zio d’America che si aspettavano. Lo zio, da parte sua, non ha la minima idea di come interagire con questi due ragazzini che gli sono arrivati “senza istruzioni!”
Tuttavia, oltre al legame di sangue, hanno in comune una cosa: la perdita, quella lacerante.
La vita va troppo veloce. I ricordi sbiadiscono.
La regista Paola Randi scrive e dirige con movimenti originali e morbidi una storia coraggiosa nel suo essere imprevedibile. Tito e gli Alieni è un film buffo e al tempo stesso tenero, che arriva a toccare corde emotive in un modo estremamente semplice e diretto.
Il professore cerca messaggi nello spazio profondo, incognita per l’umanità. Quello che vuole è non dimenticare Lidia, l’amore della sua vita. E’ alla costante e disperata ricerca di un suo messaggio.
E così il piccolo Tito, che ha perso non solo la figura paterna, ma anche l’unico contatto che aveva con la madre, morta da tempo.
Nell’Area 51 – area militare che effettua operazioni segrete; nell’immaginario collettivo è dove sono custoditi i corpi di alcuni extraterrestri – dove il contatto con un altro mondo è così vicino, per chi vuole o ha bisogno di crederci, il Professore, Anita e Tito fanno un’esperienza unica.
C’è una profondità intima e commovente in Tito e gli Alieni. La paura di dimenticare chi si è amato profondamente, unita a quella di andare avanti senza di loro. Ma c’è anche il timore – quelli che viaggiano alla velocità della luce – di chi ha paura di essere dimenticato. La regista riesce a raccontare questi sentimenti utilizzando un genere che amalgama commedia e fantascienza con una genuinità che apre il cuore.