“4:44 Last Day On Earth” di Abel Ferrara

Ultimo giorno d’amore

Venezia 68. Concorso
Una coppia, un appartamento. Sembra un giorno qualsiasi, ma tutti lo sanno. Domani alle 4:44 il mondo finirà e la colpa è nostra.

Cosa faremmo se conoscessimo l’ora esatta in cui moriremo? Cisco (Willem Dafoe) è un attore famoso e Skye (Shanyn Leigh) è una pittrice. Si amano e vivono insieme in una metropoli contemporanea. Il telegiornale annuncia con sicurezza scientifica l’imminente fine del mondo. Il termine di tutto è stato causato dall’espandersi del buco dell’ozono, dall’indifferenza dell’umanità di fronte a una natura che nessuno può dominare. Ora è troppo tardi per cambiare le cose. Le persone trascorrono in modi diversi le ultime ore di vita. Cisco e Skye si abbracciano, si sfiorano, guardano dentro se stessi, pensano a ciò che è stato e che (non) sarà. Alla fine, sull’orlo della morte, due parole sussurrate: «Ti amo».

Il cinema di Abel Ferrara è fatto di corpo (Il cattivo tenente) e sangue (The Addiction), di peccato, punizione e perdono. È costruito sull’esistenza umana, paradossalmente sulla gioia e sull’incubo di vivere. Nel plot di 4:44 Last Day On Earth incombe la fine del mondo, il termine di tutto, ma prevale la vita, la quotidianità, il sentimento. Nel film molti accettano il fatto che la morte sia vicina, altri non ci vogliono ancora credere. Cisco e Skye non hanno ancora accettato completamente questa fine. Non sanno come comportarsi: apparentemente pensano poco a cosa sarà dopo e vivono concretamente come hanno sempre fatto. La loro condizione è precaria, non c’è soluzione. Allo stesso tempo sembra che ogni gesto quotidiano sia carico di attesa, di sofferenza, ma anche di affetto ed emozione.

La bellezza di 4:44 Last Day On Earth sta appunto nelle azioni comuni dei protagonisti, che con comportamenti diversi lasciano trasparire quanto sia stata importante la vita nella sua interezza. È attraverso la costruzione delle inquadrature che Ferrara riesce a comunicare questa consapevolezza della fine e questa riflessione profonda sull’esistenza passata e sull’assenza di un futuro. La macchina da presa scivola sui corpi dei protagonisti, li racconta dall’interno, per poi descriverli nei litigi, nei problemi, in ogni frammento di vita sofferto, ma pur sempre essenziale.

Nelle dissolvenze delle sequenze finali il cerchio si allarga. La dimensione della coppia si ricollega al resto dell’umanità, fino ad arrivare al luminoso finale. 4:44 Last Day On Earth è un film affascinante perché estremamente umano. Un’opera vicina a noi. Un film da vedere.

| | |

Titolo originale: 4:44 Last Day On Earth
Nazione: U.S.A.
Anno: 2012
Genere: Fantascienza
Durata: 82′
Regia: Abel Ferrara

Cast: Willem Dafoe, Natasha Lyonne, Paul Hipp, Shanyn Leigh
Produzione: Fabula, Funny Balloons, Wild Bunch
Data di uscita: Venezia 2011