Fuori Concorso
Un anno fa de Oliveira presentava a Venezia Cristóvão Colombo – O Enigma, il suo ultimo lungometraggio. Quest’anno il festival apre la sua sessantacinquesima edizione con un corto del regista portoghese, uno dei più grandi maestri del cinema contemporaneo, ancora in piena attività pur avendo ormai superato il secolo di vita. Il corto è stato pensato e realizzato all’interno d’un progetto del São Paolo International Film Festival, Invisible world, un film collettivo su quanto va scomparendo nel mondo di questo tempo.
Due amici s’incontrano per la strada; attorno, il chiasso e la frenesia di San Paolo; in sette minuti i tentativi dei due amici d’intessere una semplice conversazione trovano una drastica paradossale soluzione.
Il film breve non è altro che uno sketch con l’ispirazione dell’apologo. Il primo a denunciare la rapidità della realizzazione del corto è proprio il regista (“In questo piccolo film, improvvisato un po’ in fretta”) che mette in scena l’assurdo antiumanesimo nel quale sembra precipitare la moderna società globale, in cui i benefici del progresso finiscono per sembrare gli ultimi effetti collaterali d’una corsa senza logica. Se una dissennata dissipazione del senso sembra impedire una qualsivoglia comunicazione, per tornare all’immediato scambio di sguardi è forse inevitabile farsi mediare da un satellite. Il film a tesi, da che mondo è mondo, non ha mai aggiunto un gran che all’esistente. In questo caso la regola non viene smentita, l’improvvisazione non aiuta, e il fatto che un regista di tanto rigore abbia per una volta scelto la via più breve un po’ sconcerta.
Soggetto e sceneggiatura: Manoel de Oliveira
Fotografia: Francine Tomo
Montaggio: Manoel de Oliveira
Scenografia: Manoel de Oliveira
Interpreti: Leon Cakoff, Ricardo Trêpa
Produzione: Filbox Produções
Distribuzione internazionale: Filmes da Mostra
Nazionalità ed anno: Portogallo/Brasile, 2005
Durata: 6′
Formato: video su 35mm, colore
Lingua: portoghese