“Distretto di Polizia 8” – parte II

"Il tempo che ci resta" (8x01) e "Lezioni di vita" (8x02)

Al via ieri sera su Canale 5 la nuova stagione di Distretto di Polizia. Il X Tuscolano torna con vecchie conoscenze, nuovi personaggi e adrenalinici e commoventi colpi di scena. Amori, azione e dramma si intrecciano, come sempre, con le indagini del distretto più amato e seguito del piccolo schermo.

<< PARTE I

L’abilità degli sceneggiatori hollywoodiani, dunque, è nel saper tracciare un profilo complesso, articolato, denso di sfumature e che allude a un background narrativo intrigante, tutto in pochi minuti, in una sola scena. Lo spettatore, in qualche modo, è chiamato ad affezionarsi anche a queste figure fugaci e trasversali, cosa che non accade in Italia e neppure in Distretto, dove il papà del ragazzino cardiopatico (Lezioni di vita, 4×02) viene tratteggiato macchiettisticamente come un uomo violento e insulso. La morale dello spettatore non è minimamente attraversata dal dubbio, dall’angoscia esistenziale: provare pietà per il genitore e per la sua perdita? Giammai. Il padre è uno stolto e merita condanna e antipatia (o, peggio, assoluta indifferenza).

Ma, per fortuna, i manichini che a turno ricoprono questi piccoli ruoli, sono contro-bilanciati dai “veri” protagonisti di questo piccolo-grande caso mediatico tutto italiano: gli agenti del X Tuscolano. Romanità verace, spontaneità e naturalezza (in alcune scene ai limiti dell’improvvisazione, in senso buono) di fronte alla macchina da presa; volti che sanno farsi carico del dramma come della risata, della disperazione sommessa o urlata di fronte alla scomparsa dei propri colleghi o della battuta e dell’ironia fresca, frizzante, mai spicciola e buttata lì senza una ragione. Come quando i colleghi prendono in giro il giovane Luca, intimorito dal carico di responsabilità (come avrebbero agito la Corsi, Ardensi o Fontana al posto suo?), da quella nuova “ingombrante scrivania” come la definisce l’Ispettore Capo Alessandro Berti (Enrico Silvestrin).

Colpiscono la complicità e la solidarietà di questi agenti, colleghi e amici nella vita. Non solo. Di stagione in stagione il ruolo dei parenti “di sangue” sta scemando sempre più: la Corsi aveva una affezionata sorellina cui badare, Mauro Belli un padre devoto, una moglie e una figlia, anche Ardensi e Fontana tornavano, a fine giornata, dai propri cari. Luca no. Luca ha Anna, l’amica e collega (senza possibili implicazioni sentimentali, vista l’omosessualità, mai banalmente esibita, di lui) che lo aspetta sveglio per cucinargli un pasto caldo. Il X Tuscolano è la sua “casa” (ci dorme persino), la famiglia sua e di tutti coloro che vi lavorano. Una famiglia che si stringe al capezzale della vita spezzata della giovane Irene e che contemporaneamente, in un’altra stanza d’ospedale, saluta commossa l’arrivo del piccolo Ingargiola (anche se un dubbio coglie lo spettatore: ma i due sovrintendenti Giuseppe e Vittoria, come tutti gli agenti del distretto, hanno una vita sessuale? Eccesso di pudore, assenza di verosimiglianza…)

Il montaggio parallelo vita/morte delle ultime scene è sì commovente, ma senza dubbio abusato, visto, rivisto. Il titolo della puntata, d’altronde, Lezioni di vita era stato sin dall’inizio molto poco allusivo: esplicito nel sottolineare che la morte del ragazzo è stata dovuta anche alla cattiva educazione fornitagli dal padre (c’era davvero bisogno di ribadirlo più e più volte, con tanto di moraletta accusatoria finale da parte degli ispettori?), lampante nel sottolineare la lezione più dura che ciascuno di noi deve affrontare: “Si nasce. Si cresce. Si muore” (e si esce dal cast, andando a popolare il gremito cimitero del X Tuscolano). A volte si muore senza essere cresciuti abbastanza. Senza aver avuto un’altra chanche. Come Irene.

Tuttavia Distretto di Polizia rimane ancora uno dei prodotti nostrani più all’avanguardia. Una recitazione che ha fatto della dizione sporca (qualche volta semi-incomprensibile) una delle cifre stilistiche della serie e una regia televisiva che si è elevata decisamente un gradino più su del consueto: una fiction tutta italiana che da 8 anni appassiona, diverte, commuove e sa reinventarsi, per la gioia del pubblico.

TITOLO ORIGINALE: Distretto di Polizia 8 – Lezioni di vita
PRIMA TV ITALIA: 4 settembre 2008
PRODUTTORE ESECUTIVO: Pietro Valsecchi per Taodue
REGIA: Alessandro Capone
SCENEGGIATURA: Debora Alessi e Andrea Nobile
CAST: Simone Corrente (Luca Benvenuto), Giulia Bevilacqua (Anna Gori), Enrico Silvestrin (Alessandro Berti), Max Giusti (Raffaele Marchetti), Anna Foglietta (Elena Argenti), Roberto Nobile (Antonio Parmesan), Daniela Morozzi (Vittoria Guerra), Giovanni Ferreri (Giuseppe Ingargiola), Marco Marzocco (Ugo Lombardi), Francesca Inaudi (Irene Valli).