Stella, bellissima moglie di uno psichiatra di ottima posizione, Max Raphael, decide di iniziare quella che si rivelerà una tormentosa e tragica relazione extraconiugale. Il compagno scelto non è un uomo qualunque, non un collega, bensì un paziente del marito, ricoverato nell’ospedale psichiatrico nei pressi del quale la famiglia del medico è stata trasferita.
Mrs. Raphael rappresenta l’icona della perfetta donna di buona famiglia, moglie di un prestigioso medico. Max Raphael anela alla posizione di direttore del manicomio. Il piccolo Charlie, figlio della coppia, vede crescere il proprio ruolo mano a mano che la tragicità degli eventi si avvicina al culmine. Brenda, madre di Max, è la classica austera donna benestante, solita ai vezzi che solo una città come Londra può offrire, e convinta che il proprio figlio abbia sposato la donna sbagliata.
Peter Clave, narratore distante e riflessivo, legato alla coppia da una solida amicizia, vede e narra gli eventi con occhio clinico, da “entomologo”, che infilza i suoi pazienti con sguardi pungenti come gelidi spilli.
Apparentemente la storia può sembrare lontana e distante dall’atmosfera soffusamente gotica che caratterizza lo stile di McGrath, ma è solo una beffarda maschera della vicenda.
Una cupa e distruttiva storia di ossessione e passione è quella che attanaglia le anime e i corpi di Stella e Edgar Stark, un artista rinchiuso nell’ospedale psichiatrico per aver massacrato il corpo della propria moglie, spinto da una forma particolarmente pericolosa e violenta di delirio paranoide.
Quello che sconvolge è la fredda consapevolezza di Stella degli eventi, la gelida e distante vista del proprio corpo, di cui aveva dimenticato le pulsazioni, attraverso cui distruggere il quadro della famiglia perfetta di cui lei era la regina.
Prestigiosi e lussuosi salotti, cene raffinate tra colleghi, si schiudono, come drappi di un sipario , su un palco di abbandono e solitudine, di profondo dolore, e di disperazione: uno squallido appartamento, un sottotetto sporco e trascurato, un letto dove trascorrere le notti con l’amante, il terrore e l’eccitazione del rischio, e un figlio abbandonato alla propria sorte.
“Come tutti noi era stato folgorato dalla sua bellezza, ma lui era andato più a fondo di noi, l’aveva idealizzata e poi aveva dovuto lottare contro il caos delle sue stesse passioni quando si era ritrovato nell’impossibilità di nutrire l’immagine che aveva creato”. Stella ossessionata da Edgar, e Edgar tormentato da Stella. Quando l’amore smette di essere tale e diventa ossessione, follia ?
“ “Non si può definire?Non se ne può parlare? E’ una cosa che nasce, che non si può ignorare, che distrugge la vita delle persone. Ma non possiamo dire nient’altro. Esiste, e basta.”
“Queste sono parole, Peter”.”
Ancora una volta Patrick McGrath ci guida nei vicoli più nascosti della psiche umana, descrivendo l’ottenebramento della ragione con colori vivi e perturbanti. Romanzo neogotico, attraverso cui l’autore ci conduce in una indagine dai risvolti tragici e inaspettati, osservati da una lente clinico-psichiatrica.
P. McGrath è cresciuto in Inghilterra e vive a Londra e New York. Di lui sono apparsi presso Adelphi Il Morbo di Haggard(1999) e Grottesco (2000). Follia è stato pubblicato per la prima volta nel 1996. “Asylum” è il titolo originale.
Patrick McGrath, “Follia”, Casa Editrice Adelphi,(1996) Pgg. 294
Euro 16.50