“GOOD MORNING AMAN” di CLAUDIO NOCE

Integrazione, identità e rabbia

Settimana Internazionale della Critica
Aman, ventenne somalo cresciuto a Roma, lavora presso un rivenditore di auto usate. La notte, poiché soffre di insonnia, cammina senza meta per le strade dell’Esquilino, tra la stazione Termini e piazza Vittorio. Una sera incontra per caso Teodoro ex pugile quarantenne dal passato oscuro e sociopatico. Tra i due nasce un’amicizia che via via si trasforma in un legame dai contorni ambigui. Teodoro si serve del ragazzo, ma a sua volta Aman intravede nel rapporto con l’uomo la possibilità di un riscatto sociale.

Sullo sfondo di una insolita Roma multietnica si muove la comunità degli immigrati somali. Aman (il convincente Said Sabrie, nato in Texas, cresciuto in Italia e mai stato in Somalia, qui alla sua seconda prova attoriale) è un ventenne, bello, intelligente, astuto e a tratti un po’ spaccone che fa il lavamacchine in una concessionaria. Il suo migliore amico Said sta per partire per Londra per lavorare in un ristorante. Per contrastare l’insonnia popolata degli incubi dell’infanzia vissuta nella guerra fratricida della Somalia da cui è scappato, Aman trascorre le notti fumando ininterrottamente sui tetti delle case, dove una sera incontra, per caso, il quarantenne Teodoro (Valerio Mastandrea che del film è anche produttore associato) anch’egli in fuga da incubi del passato.

Tra i due inizia un rapporto che si potrebbe definire amicizia, non fosse che il regista Claudio Noce descrive in questo lungometraggio d’esordio più una sorta di parassitismo reciproco, una simbiosi in cui ognuno dei due protagonisti sfrutta l’altro: Aman vede nella bella casa di Teodoro e nelle disponibilità economiche una opportunità di riscatto sociale per raggiungere il sogno di rispettabilità e forse di conquista di Sara (Anita Caprioli) giovane bellezza già sfiorita, anch’essa in cerca di una propria identità. Teodoro vede invece in Aman la giovinezza che lui ha buttato via tra risse e atti violenti; il giovane somalo si trasforma nella stampella psicologica cui Teodoro si appoggia per uscire da tre anni di completo isolamento dal mondo e dai rapporti interpersonali.

Claudio Noce usa la macchina da presa inseguendo con continui primi piani i visi dei protagonisti e sottolineando così le ossessioni moderne di una società che fatica a trovare un proprio equilibrio. Migliore nella prima parte e nelle sequenze ambientate tra gli immigrati, mentre nell’ultima parte si perde in una serie di finali che viaggiano su un doppio binario. Il regista lo ha definito un “vero romanzo di formazione”, ma l’impressione è che alla fine, tutto resti come prima.

Good Morning, Aman
Titolo originale: Good Morning, Aman
Nazione: Italia
Anno: 2009
Genere: Drammatico
Durata: 103′
Regia: Claudio Noce
Cast: Valerio Mastandrea, Anita Caprioli, Said Sabrie, Giordano De Plano, Sandra Toffolati, Amin Nur
Produzione: DNA Cinematografica
Distribuzione: Istituto Luce
Data di uscita: Venezia 2009