E’ una sincera e reale autobiografia di un uomo il nuovo film di Sergio Rubini “L’amore ritorna”, nelle sale da venerdì 19 marzo.
Sembra che il regista,autore anche della sceneggiatura insieme allo scrittore Domenico Starnone,abbia fatto confluire tutte le sue insicurezze e le sue paure di uomo in un’opera multiforme e forse per certi versi ‘troppo’ sfaccettata. Nel senso che nel tentativo di analizzare troppi personaggi,i quali comunque sono tutti importanti ai fini della presa di coscienza del protagonista,si perde un po’ di vista il messaggio (o meglio,i messaggi) del film. D’altronde però è la realtà stessa ad essere sfaccettata e costituita di piccoli dettagli,cose semplici che contribuiscono a renderci quello che siamo. Ma ,come vuole dimostrare il film,sono i grandi eventi invece che ci costringono a prendere coscienza di noi stessi,a cambiare prospettiva,a voltare lo sguardo da ‘fuori’ a ‘dentro’. E’ quello che fa Luca (il bravissimo e affascinante Fabrizio Bentivoglio,alter ego di Rubini)nel film.Solo di fronte alla prospettiva di una grave malattia l’attore (attore anche sullo schermo) si guarda dentro rendendosi conto dei suoi errori e tenta di tornare sui suoi passi.Alla fine però capirà che il passato non può tornare; è inutile rimpiangerlo (come fa Luca ripensando alla ex moglie,interpretata dalla timida e insicura Margherita Buy) o rinnegarlo (come aveva fatto con la sua famiglia e la sua terra d’origine, la Puglia,per fare successo a Milano). Non senza amarezza per il male commesso, Luca capirà che ciò che conta è il presente e la felicità nel presente,felicità che comprende l’accettazione dei propri errori, delle proprie debolezze e dei propri limiti.
Il finale, un po’ onirico, con la cugina(e compagna dei giochi d’infanzia) della madre di Luca che torna dopo essere apparsa diverse volte nel corso dl film,lascia aperta una porta sul futuro e sulla speranza.Da non dimenticare è poi la figura del compaesano di Luca interpretato dallo stesso Rubini,anch’egli coinvolto in prima persona in una crescita interiore che in qualche modo lo porta ad una ‘riscoperta’della quotidianità. Tra gli altri personaggi,quasi tutti caratterizzati da personalità non banali e reali in quanto non inquadrabili in categorie definite (buoni/cattivi), spicca la figura della sorella di Luca, che dopo giorni di clausura trascorsi al pianoforte a prepararsi ossessivamente per un esame importante,decide di non affrontarlo per cominciare a ‘vivere’. Da questo punto di vista il film si può leggere anche come un invito a non prendersi troppo sul serio e ad affrontare la vita con piu’ ironia (e autoironia).
Nonostante una trama meno articolata e piu’ semplice come quella de “Il viaggio della sposa”,film di Rubini del 1997, dal mio punto di vista andasse piu’ “dritto al cuore”, penso che un film corale e complesso come “L’amore ritorna” offra ottimi spunti di riflessione per il pubblico contemporaneo,che forse non è piu’ in grado di apprezzare la semplicità (sullo schermo e non)…
Titolo originale: L’amore ritorna
Nazione: Italia
Anno: 2003
Genere: Drammatico
Regia: Sergio Rubini
Sito ufficiale: www.lamoureritorna.it
Cast: Sergio Rubini, Fabrizio Bentivoglio, Margherita Buy, Giovanna Mezzogiorno, Mariangela Melato.
Produzione: Donatella Botti per BiancaFilm
Distribuzione: Warner Bros.
Data di uscita: 19 Marzo 2004