“La Nostra Terra” di Giulio Manfredonia

Un manifesto di Legalità

Quando un regista come Giulio Manfredonia e uno sceneggiatore come Fabio Bonifacci uniscono le loro professionalità nascono film dallo sguardo originale; film che si muovono in una dimensione ariosa intrisa di quell’ironia e anche di quella comicità che sanno far riflettere.

Regista dal piglio sarcastico e sensibile l’uno, sceneggiatore che ridà alla commedia italiana l’accento creativo e umoristico l’altro, avevano già realizzato insieme una favola vera: Si può fare; e tornano ora con un’altra storia, o un’altra favola vera, sui terreni sequestrati alla mafia e su giovani idealisti e volenterosi che vogliono riprendersi quelle terre, per avviare un’attività legale.

Con un’emotività di base forse fin troppo semplice, ma di certo schietta, Manfredonia, ispirandosi alla missione etica di Libera di don Ciotti, che restituisce dignità alle terre sottratte ai boss mafiosi, per trasformarle in un baluardo produttivo di legalità, racconta la storia di un cooperativa di giovani ostinati, e anche bisognosi di reddito, che riesce a farsi assegnare un podere confiscato per coltivare pomodori, melanzane e uva.
_ In questo podere del Sud Italia, in un luogo imprecisato della Puglia, ad aiutare la cooperativa arriva un uomo che da anni lavora dietro una scrivania occupandosi di antimafia. Filippo (Stefano Accorsi), questo il nome dell’uomo, non è mai “sceso in campo”, ha sempre svolto lavori d’ufficio, metodicamente.
_ Il contatto con la terra, nel vero senso della parola, il lavoro faticoso che quest’ultima richiede per restituire, o ripagare poi, con la gioia del frutto, lo stretto contatto con la prepotenza e con la lenta burocrazia soggetta alla legge del rimbalzo da un ufficio all’altro, Filippo riesce a non scappare via di corsa e ad accettare la sfida.

Insieme a Cosimo (un sempre meraviglioso Sergio Rubini), che in passato ha coltivato quella terra per il boss, che ora è in galera, a Rossana, Azzurra (Iaia Forte) e altri braccianti neo imprenditori, Filippo dovrà destreggiarsi tra le leggi della Terra e quelle dell’uomo.

La Nostra Terra è un piccolo manifesto di legalità, un film fatto di incontri e di scontri tra diverse culture italiane, che fa uso di un’intelligenza affilata, talvolta esilarante, per mettere in luce le ipocrisie subdole della mafia per generare paura; perché la paura talvolta tiene in pugno come una pistola puntata alla tempia.
_ Così Manfredonia e Bonifacci con discreta agilità e una buona dose di originalità hanno messo insieme un cast brillante in una commedia che parla del faticoso, come è per l’appunto il lavoro della terra, raggiungimento di una libertà percorrendo la via della Legge, nonostante i soprusi e i boicottaggi.

Titolo originale: La nostra terra
Nazione: Italia
Anno: 2014
Genere: Commedia
Durata: 100′
Regia: Giulio Manfredonia
Cast: Stefano Accorsi, Sergio Rubini, Maria Rosaria Russo, Iaia Forte, Nicola Rignanese, Massimo Cagnina, Giovanni Calcagno, Giovanni Esposito, Silvio Laviano, Michel Leroy, Bebo Storti, Paolo De Vita, Debora Caprioglio, Tommaso Ragno
Produzione: Lumière & Co., Rai Cinema
Distribuzione: Visionaria
Data di uscita: 18 Settembre 2014 (cinema)