“Un Ragazzo d’Oro” di Pupi Avati

Un film sbagliato

Riccardo Scamarcio è Davide, il Ragazzo d’Oro; figlio in fuga da suo padre, noto sceneggiatore di “filmacci” degli anni Settanta, fa il pubblicitario, sognando di diventare uno scrittore.

La morte del padre riporta Davide nella casa della sua infanzia, soprattutto per consolare la madre.
_ Pieno di ansie e di manie, Davide non riesce a fare la pace con i ricordi del padre; finché al funerale incontra Ludovica (Sharon Stone) un’editrice interessata a pubblicare una biografia del padre.
_ Davide, tra una serie di varie insicurezze che lo rendono insoddisfatto e aggressivo, minando il suo rapporto con la fidanzata (Cristiana Capotondi), inizia a cercare documenti e foto nello studio dell’odiato padre, per trovare indizi sulla sua vita.

Sulla carta il nuovo film di Pupi Avati sembrerebbe una storia di riconciliazione, con la riscoperta di un padre da parte di un figlio, che pensava di sapere e conoscere tutto; e per buona metà del film ci si trova, e si prova, a cercare di appassionarsi a questi personaggi o alla loro storia, perché si percepisce che la sceneggiatura è mossa da un certo sentimento profondo. Il problema è che questo profondo sentimento non solo non viene mai toccato, ma nemmeno sfiorato; e un altro problema è che già nell’ultima parte del film si capisce che ci si trova di fronte a un lavoro sbagliato.
_ In pratica, la visione di Un Ragazzo d’Oro lascia una sensazione di smarrimento, come dopo uno schianto contro un’infingarda porta a vetri.

Come si diceva, è un film sbagliato, dalla fotografia alla sceneggiatura, privo di una coerenza, di una struttura complessa tra livelli narrativi.
L’impressione è quella di un regista – e con lui gli attori – che di continuo provi a saltare sempre più alto, per raggiungere le alte vette di psicanalisi e dramma; tuttavia quel salto, ogni volta come in una gag, finisce per essere un capitombolo.
_ In Un Ragazzo d’Oro viene a mancare un’analisi meno sfumata e vaga del rapporto padre e figlio, come non c’è un’elaborazione più accurata delle radici del disorientamento feroce ed emotivo di Davide.

Come se il pubblico non si trovasse già abbastanza spaesato, Pupi Avati ha chiamato a sé Sharon Stone, diva più per accavallamenti di gambe che per curriculum professionale, scrivendole un ruolo su misura, quello di Ludovica. Doppiata maldestramente, la Stone, bellissima donna da copertina, sembra solo essere la tessera di puzzle che va a completare un quadro registico autoreferenziale.

Titolo originale: Un ragazzo d’oro
Nazione: Italia
Anno: 2014
Genere: Drammatico
Durata: 95′
Regia: Pupi Avati
Cast: Sharon Stone, Riccardo Scamarcio, Cristiana Capotondi, Giovanna Ralli, Tiziana Buldini, Christian Stelluti, Ascanio Balbo, Guia Zapponi, Viola Graziosi, Alessia Fabiani
Produzione: Combo Produzioni, Duea Film, Rai Cinema
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: 18 Settembre 2014 (cinema)