Gianfranco Rosi presenta Fuocoammare alla 66. Edizione della Berlinale.
Il docufilm in gara con le più importanti star hollywoodiane, nonostante la sua semplicità e il basso costo di realizzazione, ha mosso le coscienze delle persone indipendentemente dalla razza e dalla cultura.
Rosi ha lavorato da solo un anno a Lampedusa, supportato da un medico del luogo che da anni affronta l’emergenza.
All’inizio il regista ha lavorato a scopo documentale, senza pensare alla realizzazione di un film, ma con il trascorrere del tempo ha sentito l’esigenza di raccontare non solo all’Italia quanto avveniva.
Non ha coinvolto star internzionali, ma ha voluto che fosse la sincerità del messaggio a colpire la coscienza delle persone.
Visti i notevoli applausi in conferenza stampa, sembra che Gianfranco Rosi ci sia riuscito.
Foto a cura di Romina Greggio Copyright © NonSoloCinema.com – Romina Greggio
