Una famiglia un tempo ricca, una voglia assoluta di maternità, un castello in vendita, un fratello malato e un amore giovane sono i frammenti di una storia semi autobiografica che l’attrice, qui regista Valeria Bruni Tedeschi ha portato sul grande schermo con Un Castello in Italia.
La vita di Valeria Bruni Tedeschi deve essere una fonte zampillante di ricordi ed esperienze, perchè, per la terza volta, torna dietro la macchina da presa per raccontare un’altra parte di sé, dopo È più facile per un cammello… e Attrici.
Un Castello in Italia non eguaglia la profondità del suo primo lavoro, ma è di certo migliore del secondo film, perché più elaborato, più familiare, anche se in alcuni momenti è infantilmente compiaciuto (il finale!) e programmaticamente melodrammatico (la ricerca della maternità).
“Credo sia più facile scrivere una storia familiare, piuttosto che una storia d’amore. C’è qualcosa di originale e attraente nella famiglia del film, qualcosa di immediatamente romanzesco. Ho immaginato di girare il film nel castello che un tempo è stato davvero la nostra dimora di famiglia. Ne ho conservato delle immagini forti, molto precise e dettagliate.” ha detto la regista.
Un Castello in Italia funziona soprattutto nei momenti in cui la regista riesce a prendersi gioco, con comicità, dei modi indolenti e viziati di questa famiglia un tempo benestante, che si trova costretta a vedere il Castello in Italia divenuto troppo costoso, per la manutenzione e le tasse. Protagonisti di questi agrodolci siparietti familiari sono Louise (Valeria Bruni tedeschi), suo fratello Ludovic (Filippo Timi), malato terminale, e la loro madre (Marisa Borini, vera madre della regista).
Louis Garrel, che è stato fidanzato con la Bruni Tedeschi per diversi anni, interpreta Nathan, giovane attore che si innamora di Louise, quarantatreenne con un forte e assoluto desiderio di maternità, che la porta a percorrere anche strade mistiche.
La Bruni Tedeschi tratteggia tre film insieme, il cui collante è Louise: la vendita del castello, la malattia del fratello, l’amore e il desiderio di un figlio. Un modo di fare cinema stravagante, se vogliamo, che potrebbe anche essere interessante, se non fosse troppo vago, per tutte le direzioni che prende, schivando, forse volutamente, la meta. Le va riconosciuta l’abilità di essere riuscita a mantenere questi in elementi in equilibrio precario; del resto la regista si muove sempre su un terreno comodo, una strada battuta che conosce bene: quello della borghesia e del cinema, attingendo, come detto sopra, dalla propria vita.
Un Castello in Italia, girato anche nella tenuta in Piemonte che un tempo apparteneva alla famiglia della Bruni Tedeschi, è una commedia melodrammatica e innocua, di certo non perfetta, di sicuro non commovente.
Titolo originale: Un château en Italie
Nazione: Francia
Anno: 2013
Genere: Commedia, Drammatico
Durata: 104′
Regia: Valeria Bruni Tedeschi
Cast: Louis Garrel, Valeria Bruni Tedeschi, Xavier Beauvois, Filippo Timi, André Wilms, Marie Riviere, Aurélia Petit, Alexandre Styker
Produzione: Canal +, Centro National du Cinéma et de l’image Animée, SBS Productions
Distribuzione: Teodora Film
Data di uscita: Cannes 2013