“Un mostro a Parigi” di Bibo Bergeron

Essere noi stessi è tutto ciò che vogliamo

Un inventore, uno scienziato, un timido proiezionista, una cantante e un grande mostro brutto, ma… Tutti a Parigi nel film di animazione di Bibo Bergeron presentato in anterpima a Torino, tappa di avvicinamento al Sottodiciotto Film Festival, in programma a Torino dal 5 al 15 dicembre.

L’inventore Raoul, accompagnato dal timido proiezionista Emile, segretamente innamorato di Maud, deve fare una consegna al laboratorio di uno scienziato, affidato in assenza del proprietario alla simpatica scimmia di nome Charles. Il curioso Raoul, curiosando tra alambicchi e provette mescola varie sostanze provocando una esplosione.

Tutti salvi, ma l’esplosione ha fatto ingigantire una piccola pulce, trasformandola in una mostruosa creatura, dotata tuttavia di una voce soave e del potere di cantare delicate melodie. Mentre il mostro gira impaurito saltando di tetto in tetto e spaventando i cittadini di parigi, nel Club “L’oiseau rare” la bellissima Lucille è corteggiata dal vanesio prefetto Maynott, che si sta preparando per diventare sindaco della Ville Lumière.

Il mostro arriva nei pressi del club e, dopo aver terrorizzato Lucille con il suo inquietante aspetto, inizia a cantare rivelando la sua meravigliosa voce. L’amore per il canto di Lucille fa vincere ogni paura, e la graziosa artista decide di dargli il nome della via in cui l’ha incontrato, Francoeur (cuore onesto), e di farlo rifugiare nel suo camerino.

Nel frattempo il perfido prefetto intuisce che la cattura del mostro sarebbe il colpo di genio per insediarsi sulla poltrona di primo cittadino. Inizia così un inseguimento che vede Maynott cercare di catturare con ogni mezzo Francoeur, mentre Raoul, Emile e Lucille faranno l’impossibile per salvarlo dalla cattura.

Il cartone animato di Bibo Bergeron (noto soprattutto come co-regista di Shark Tale, film di animazione targato Dreamworks del 2004), affronta il tema della paura del diverso in modo originale, ambientando la storia nella Parigi di inizio Novecento e facendo recitare la parte dell'”alieno” da una pulce, animale veramente orrendo e spaventevole se visto al microscopio.

Bergeron ha lavorato molto sul personaggio di Francoeur, cercando di renderlo brutto ma, appunto, con un “cuore onesto” e capace di conquistare i cuori delle persone con il canto: la musica è il linguaggio universale che rende possibile la comunicazione tra esseri che altrimenti non potrebbero parlarsi.

Tra una canzone e un ballo, il cattivo Maynott sarà arrestato per la sua perfidia, Emile e Maud dichiareranno il proprio amore, così come Lucille e Raoul, e Francoeur potrà, grazie ad una miscela messa a punto dallo scienziato, tornare a calcare il palcoscenico del club duettando insieme a Lucille.

Prodotto da Luc Besson, nella versione originale il film ha le voci di Vanessa Paradis e Ludivine Sagnier. Meno bene il doppiaggio italiano, con una poco credibile Arisa che, se eccelle nelle parti musicali, penalizza Lucille con un marcato accento poco adatto ad una elegante cantante.

Un mostro a Parigi
Titolo originale: Un monstre à Paris
Nazione: Francia
Anno: 2011
Genere: Animazione
Durata: 82′
Regia: Bibo Bergeron
Sito ufficiale: www.unmonstreaparis.com
Social network: facebook
Cast (voci originali): Mathieu Chedid, Vanessa Paradis, Gad Elmaleh, François Cluzet, Ludivine Sagnier, Julie Ferrier, Bruno Salomone, Sébastien Desjours, Philippe Peythieu
Cast (voci italiane): Arisa, Raf, Enrico Brignano, Maurizio Mattioli, Enzo De Caro, Simona Borioni
Produzione: Europa Corp., Bibo Films, France 3 Cinéma, Walking The Dog
Distribuzione: Sunshine Pictures
Data di uscita: 22 Novembre 2012 (cinema)