Concorso
Il film nasce da una fortissima emozione (e stupore) per la morte di Eluana Englaro – soprattutto da come è stata vissuta dagli italiani, penso al popolo della rete, ai politici, alla chiesa – dalla mia solidarietà e ammirazione per il padre.” Marco Bellocchio
Bella Addormentata è una presa di coscienza, che si trasfigura in religione atea e racconta un atto d’amore.
Marco Bellocchio utilizza la sua delicata drammaturgia per riflettere sui primi giorni del febbraio 2009; un febbraio particolarmente plumbeo, piovoso, come se il clima, o il cielo, portasse rancore per tutti.
Il regista prende spunto dall’ultimo viaggio di Eluana Englaro e dal padre della ragazza, onesto e coraggioso, che in un Italia cinica e depressa ha scelto di agire nel nome della legge – rappresentata qui, con una lucidità tesa e distinta da Roberto Herlitzka.
L’ambulanza sta portando il corpo di Eluana, da 17 anni in coma, alla Quiete, una clinica che la “lascerà andare”.
Vite, emozioni ed esperienze di un gruppo di persone, tra loro separate, ma unite dall’attenzione per questa vicenda, sono raccontate da Bellocchio con uno sguardo spiazzante e commovente.
La loro umanità, la loro essenza, rappresenta un popolo ideologicamente, religiosamente, in disaccordo.
Toni Servillo è un Senatore in conflitto: deve obbedienza al Presidente del Consiglio, deve seguire la disciplina di partito votando, quindi, la legge che prevede l’ impossibilità di sospendere l’alimentazione e l’idratazione. Ma la dolcezza, la pacatezza di quest’uomo ateo, segnato dalla perdita di una moglie amatissima, lo porta a una compassione cui non può resistere.
La figlia (Alba Rohrwacher) invece, scende in piazza a Udine per manifestare contro la sospensione delle cure, tra ceri e Ave Maria. Ancora abbagliata dal dolore per la perdita della madre, non accetta la fine di quella vita, considerandola come un omicidio. L’incontro con un ragazzo (Michele Riondino) sarà per la giovane un viaggio, che le mostrerà con occhi diversi le scelte del padre, perchè l’amore cambia il modo di vedere.
A urlare preghiere c’è anche una donna (Isabelle Huppert) nella sua casa austera, spenta; attrice famosissima, si è rinchiusa nel rifugio della Fede, vista come salvezza dal dolore che l’ha travolta e che vive costantemente con il caso che hanno creato intorno a Eluana.
Un medico (Pier Giorgio Bellocchio) della clinica cerca di coniugare la sua missione nonostante il clamore intorno; sarà lui a impedire ad una paziente (Maya Sansa) disperata, il suicidio.
Bella Addormentata – un’immagine potente, come le immagini di Bellocchio riescono ad essere – racconta una morale impazzita, che dimentica, per egoismo (dell’una e dell’altra fazione) la dignità delle persone.
La libertà di scelta, la libertà di coscienza, l’esigenza del rispetto, la necessità del silenzio, perché “nessuno ha il monopolio del dolore”, come ricordava allora il Presidente Giorgio Napolitano. E il regista Marco Bellocchio, pur avendo una sua posizione, riesce a non imporla. Niente polemiche, perché il Dolore e l’Amore non ne devono essere foriera, ma solo rispettati.
Bella Addormentata riesce a sprigionare emozioni fisiche.
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Titolo originale: Bella addormentata
Nazione: Italia, Francia
Anno: 2012
Genere: Drammatico
Durata: 115′
Regia: Marco Bellocchio
Cast: Isabelle Huppert, Alba Rohrwacher, Maya Sansa, Tony Servillo, Michele Riondino, Gianmarco Tognazzi, Brenno Placido, Pier Giorgio Bellocchio
Produzione: Cattleya, Rai Cinema, Babe Films, Friuli Venezia Giulia Film Commission
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: Venezia 2012
06 Settembre 2012 (cinema)