Dopo il monumentale Marinai, Profeti e Balene, Vinicio Capossela torna con un album ispirato dalla Grecia e a lei dedicato.
Ma questo Rebetiko Gymnastas (La Cupa/Warner), dal titolo al contenuto, è ben più che un omaggio al popolo e alla cultura greca. L’album sembra voler restituire all’Ellade, in un momento storico tra i più difficili, quell’importanza che la civiltà occidentale le deve.
E lo fa attraverso due pietre miliari dell’identità greca: il rebetiko, genere che affonda le sue radici nella storia europea degli anni Venti, e la ginnastica, madrina delle discipline olimpioniche. Musica e fisicità, corpo e spirito, a servizio di quattordici tracce, di cui quattro inedite, nove successi del passato e una ghost track, ovvero un inedito duetto italo-ellenico della canzone Come Prima di Tony Dallara.
E così fin dalle prime note di bouzuki, l’azzurro del mare e il vociare incessante di Atene vengono quasi evocati. Partendo da “Abbandono” e Rebetiko Mou (Rebetiko mio), personalissimo stile di vita (“Ebbro fino agli occhi, vuoto fino al cuore, gonfio di retsina e di dolore”), Capossela, accompagnato da alcuni tra i migliori musicisti greci, veste di rebetiko alcuni dei suoi brani più famosi – Contrada Chiavicone, Con una rosa, Non è l’amore che va via, Contratto per Karelias, Signora Luna, Morna, Scivola vai via – accentuandone l’intrinseca malinconia. In realtà andamenti e sonorità greche non sono nuove nella produzione di Capossela. Contratto per Karelias già nella sua versione originale (Canzoni a Manovella, 2000) è intrisa di rebetiko.
Quello che emerge ora però è la volontà di fare del rebetiko non solo un elemento di coleur locale, ma una vera e propria affermazione identitaria. “Mi piace il Rebetiko perché cattura lo struggimento per qualcosa che non si può avere”, ha dichiarato lo stesso Capossela dal palco di Marostica durante un live. E cosa c’è ora di più struggente di quei sentimenti che la Grecia, dopo la crisi del ’22, sperava di aver dimenticato e con i quali ora si trova a dover (di nuovo) fare i conti? E così la Grecia riscopre il rebetiko e la sua malinconia, di cui Vinicio riesce a farsi portavoce sincero e appassionato. Il primo tour di presentazione intitolato “Rebetiko Gymnastas – Esercizi allo scoperto”, in cui Capossela è alla testa della stessa band italo-greca che ha inciso il disco, in formazione allargata, toccherà prossimamente Roma, Monte S.Angelo (FG, 29 luglio), Avezzano (31 luglio) e San Benedetto (6 agosto).
Info:
http://viniciocapossela.it