“Zatoichi” di Takeshi Kitano

Zatoichi secondo Kitano

La trama di questo splendido film è ispirata ad una leggenda popolare giapponese, che narra le gesta di Zatoichi, il massaggiatore cieco con il vizio per il gioco che all’occorrenza si rivela un paladino della giustizia a colpi di katana…

Il samurai cieco arriva in un piccolo paese dove spadroneggia il clan dei Ginzo che ovviamente riuscirà a sconfiggere; sul suo cammino incontra due affascinanti geishe, Okinu e Osei, personaggi commoventi all’interno della narrazione (intensissima la danza di Osei sulle note di Okinu proposta in flashback). Kitano rivisita questa storia mescolando daijeki (film in costume) e chanbara (cappa e spada giapponese), proponendoli in chiave pop e pienamente aderenti al suo stile inconfondibile; non si tratta semplicemente di un film di samurai ma di una prova registica eccellente e intensa. L’impianto del ritmo è costruito con sapienza, alternando lentezza nei dialoghi ed azione e velocità dei combattimenti, rese percepibili allo spettatore grazie alle riprese ravvicinate ed allo splatter in digitale, che esalta la forte matrice plastica dei fendenti inferti nella carne. Geniali gli inserti grotteschi che alleggeriscono la drammaticità di certe inquadrature. La recitazione di “Beat” Takeshi, l’alter ego del regista che si ripropone come attore in questo film, è autoironica e nervosamente disturbata dai tic che percorrono il suo volto. L’epilogo da musical holliwoodiano sulle note di percussioni attuali e quasi industriali è divertentissimo e inaspettato. Con sguardo ammiccante a Ozu e Kurosawa, il cineasta-attore ha sperimentato una commistione originalissima di generi, meritandosi pienamente il Premio per la miglior regia alla 60a mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

Regia: Takeshi Kitano
Soggetto: dal racconto di Kan Shimozawa
Sceneggiatura: Takeshi Kitano
Fotografia: Katsumi Yanagijima
Origine: Giappone
Anno: 2003
Cast: Beat Takeshi (Zatoichi), Tadanobu Asano (Hattori, la guardia del corpo), Michiyo Ogusu (zia Oume), Yui Natsukawa (moglie di Hattori), Guadalcanal Taka (Shinkichi), Daigoro Tachibana (geisha Osei), Yuko Daike (geisha Okinu), Ittoku Kishibe (Ginzo), Saburo Ishikura (Ogi), Akira Emoto (proprietario della taverna)
Durata: 117 minuti
Filmografia di Takeshi Kitano: “Violent Cop” 1989, “Boiling point” 1990, “Il silenzio sul mare” 1991, “Sonatine” 1993, “Getting any?” 1994, “Kid’s return” 1996, “Hana-Bi” 1997, “L’estate di Kikujiro” 1999, “Brother” 2000, “Dolls” 2002