Quando un ragazzino tredicenne musulmano viene picchiato a morte da una squadra di presunti agenti di polizia, nella banlieue Athena si scatena una rivolta. Al centro degli scontri, nel quartiere dove sono cresciuti, si trovano i tre fratelli della vittima: mentre l’ufficiale dell’esercito francese Abdel predica la ricerca pacifica degli assassini, Karim è pronto a mettere a ferro e fuoco la città pur di ottenere giustizia. Nel frattempo la guerriglia urbana rischia di mandare all’aria gli affari criminali di Moktar, il fratellastro più anziano.
Accade tutto in un giorno, e una notte. La tragedia, di ispirazione ellenica come le origini del regista Romain, figlio del grande cineasta Costa-Gavras, si consuma quasi in temporeale tra i grigi blocchi di condomini di una periferia francese povera come tante. Mentre gli eventi precipitano e il dramma familiare divampa scandito dalle violenze, a bruciare però è l’intera società.
Il luogo simbolo in Europa, l’avamposto, la polveriera – anche cinematografica – di questi conflitti sociali, economici, razziali e religiosi, sono proprio le banlieue francesi. Da Les Misérables di Ladj Ly (co-sceneggiatore di Athena) a Frères ennemis, il cinema elabora più velocemente della classe dirigente temi così attuali e cruciali e documenta, seppur attraverso la finzione, il pericolo rappresentato, in Francia come nel resto del mondo, dall’odio crescente fomentato anche da compagini politiche di estrema destra dichiaratamente intenzionate a radicalizzare lo scontro.
Di questa strategia tanto folle quanto calcolata, in Athena, lo spettatore diventa testimone, immerso fino all’ultimo respiro in lacrimogeni e granate stordenti, quasi ad avvertire la responsabilità di una sua presa di posizione. Tra piani sequenza immersivi e sequenze di guerra sapientemente coreografate, non c’è il tempo di fermarsi a prendere fiato, ma solo di rimanere ipnotizzati dall’escalation di brutalità. Sincopato, crudo e cupo, il film di Gavras coniuga azione e denuncia, intrattenimento e impegno pacifista, senza fronzoli né intenti moralistici, ma con un afflato epico in grado di affascinare un ampio pubblico.
Athena è un viaggio senza ritorno nel cuore contemporaneo della radicalizzazione di tutti i conflitti, lì dove ogni diversità viene strumentalizzata, ogni differenza impugnata come un’arma, ogni valore aggiunto bollato come pericoloso attentato allo status quo. Per ricordarci che esiste solo un “noi”, e che di questa società facciamo parte tutti, Romain Gavras sceglie di catapultarci letteralmente al centro dell’azione, tra scontri armati e piogge di oggetti dai davanzali, tra le cariche della polizia e i razzi sparati dagli “ateniesi”, lì dove il rimando alla culla della democrazia sembra ormai lontano anni luce.
Athena sarà disponibile su Netflix in tutto il mondo il 23 settembre 2022.