Prima regista donna di questa settima edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival è la messicana Michelle Garza, con il thriller drammatico La Rabia de Clara. Uno dei più lunghi presentati nella serata di apertura del 15 Marzo. Il film è il crudo racconto di un’ossessiva storia d’amore.
In una desolata foresta messicana, Clara vive con la madre e il marito Ignacio in una casetta senza né luce acqua corrente. Quando la ragazza verrà morsa a una caviglia da un cane rabbioso, il marito inizierà a isolarla ossessivamente dal resto del mondo, fino a impedirle di lasciare l’abitazione. All’ennesimo scatto d’ira di Ignacio, Clara si sentirà costretta a reagire con un gesto estremo.
Un punto a favore del corto, il cui difetto principale è forse una trama un po’ scarna, sono sicuramente le suggestive location, che la giovane regista riesce a riprendere al meglio esprimendone la claustrofobica vastità.
Interessante anche la sequenza animata con cui il film si apre, sebbene non venga poi ripresa per tutta la durata del corto (forse sarebbe stato interessante riprenderla nel finale.
A impreziosire il tutto poi è una fotografia tendente ai toni freddi che contribuisce ad aumentare il senso di angoscia.
Per quanto il film non si possa considerare un capolavoro, riesce perfettamente a fare il suo lavoro, ovvero raccontare in modo lineare una storia angosciante, restituendo il disagio e lo sconforto dei protagonisti al meglio, soprattutto grazie a una fotografia sapientemente diretta.