“Cell” di Tod Williams

Hanno spento l'internet, chi sia stato non si sa

Tod Williams ancora una volta preciso come un orologio gira il suo film ogni sei anni, e nel 2016 è il tempo del suo secondo horror dopo Paranormal Activity 2, ovvero Cell, tratto dall’omonimo libro di Stephen King, che vede insieme John Cusack e Samuel L. Jackson per la prima volta dopo 1408.

Clay Riddel (Cusack), fumettista che ha sacrificato il rapporto con la propria famiglia per la carriera, è appena atterrato da uno dei suoi tanti voli, e durante il viaggio ha maturato al decisione di tentare di riconciliarsi con la moglie e il figlio. Ma mentre è al telefono con questi ultimi, la linea cade all’improvviso e inizia a diffondersi quella che sembra un’epidemia tramite gli smartphone: tutti coloro che erano al cellulare poco prima, adesso hanno la bava alla bocca, e in poco tempo ci troviamo in un contesto da zombie-movie. Riddel, accompagnato da Tom McCourt (Jackson), come lui sfuggito miracolosamente al segnale, inizia a correre per salvare la sua famiglia.

Se quindi da un lato abbiamo un plot che richiama subito un b-movie, il punto focale del film è la ricerca del figlio a opera del padre, più che le origini e il perché dell’apocalisse. A cavallo tra una trovata e l’altra però, il film prosegue in una manciata di spezzoni più o meno scollegati. L’inizio del dell’opera è abbastanza canonico e robusto, ma nel tempo la premessa inizia a far sentire la sua ingombranza. Cell è un romanzo che King scrisse nel 2006, e quindi oggi svela un certo coefficiente profetico (allora lo smartphone era meno funzionale e anche appannaggio di un gruppo di persone più ristretto), ma come persone che hanno letto Stephen King in misura maggiore di chi scrive potrebbero facilmente confermare, l’autore americano ha sempre avuto difficoltà a gestire la critica sociale, se elemento primario di un’opera. Tant’è che sia per il retaggio del libro che per l’adattamento, il film di Williams presta il fianco a una retorica populista e mal assortita, portatrice di un messaggio assolutista senza argomentazioni valide.

E se l’elemento di critica fa calare il livello del film dopo appena dieci minuti, lo stesso vale per la parte horror: modalità e motivazioni passano in secondo piano e la finta ambiguità da curiosità dopo un po’ genera noia e rovina un finale di per sé non malaccio evitando di fornire il retroterra adeguato. Alcuni espedienti denotano una certa creatività (in senso positivo): come si diceva alcune trovate sono degne di nota (la mente alveare degli zombie, la digitalizzazione del cervello degli stessi e la loro evoluzione/aggiornamento), ma la relativa messa in scena è sempre molto approssimativa. Così, e al di là della singola idea, il margine di apprezzamento è molto ridotto. Il percorso dei protagonisti e i superstiti che incontrano formano il cuore del film e la sua parte non d’azione, ma dopo nemmeno un’ora si capisce che la struttura del film è uguale a quella di un partita di pallabase: si passa da un luogo sicuro all’altro fuggendo dagli zombie nello spostamento.

Ma, ancora una volta per il genere horror moderno, il problema è quello che il film si prende troppo sul serio. L’atmosfera da b-movie poteva dare molto di più: il gruppo è assortito secondo gli stereotipi e le loro azioni si configurano come delle brutte vie di mezzo, né troppo assurde da risultare divertenti né troppo razionali da risultare credibili. Samuel L. Jackson regge tutto quel poco che si salva sulle sue spalle, mai fuori luogo completamente: divertente ma non gratuito. Lui con le sue idee strampalate e le sue battute da copertina riesce a compensare in parte il tono iperbolico ed eccessivamente serioso del film. Dall’altro lato abbiamo un John Cusack che – dopo Dragon blade – va incontro al suo secondo flop di critica quest’estate.

In conclusione, Cell è un film troppo serio che non va da nessuna parte e che sembra voler dare molto di più di quanto effettivamente faccia. La regia di Williams è piatta così come tutto il comparto tecnico: mai nulla che lo spettatore non possa prevedere, movimenti di macchina telefonati e montaggio al solito veloce per evitare i cali di tensione. Nel complesso quindi Cell è tutto fuorché una visione interessante.

Titolo originale: Cell
Nazione: USA
Anno: 2016
Genere: Sci-fi, Horror
Durata: 105′
Regia: Tod Williams

Cast: John Cusack, Samuel L. Jackson