Elliot Page, archiviati un premio Oscar e numerosi altri premi ottenuti come Ellen Page, a 37 anni è co- sceneggiatore, con il regista Dominic Savage, di una vicenda dolorosa che ha molto di autobiografico, anche se Savage vuole sottolineare che “È la storia di Sam , non di Elliot”.

Siamo nel Canada di oggi e Sam, dopo la transizione da donna a maschio, decide di partire da Toronto, dove vive, per ritornare dopo quattro anni nella cittadina di provincia dove è nato per festeggiare, con la famiglia al completo, il compleanno del padre.
Questo ritorno sarà l’occasione per affrontare finalmente difficili sfide, profondi timori e vecchie angosce troppo a lungo tenuti sotto traccia.

Sam capirà che i genitori lo hanno sempre amato e ormai hanno accettato la sua scelta, seppure con la straziante consapevolezza delle enormi difficoltà che tale scelta ha comportato e che comporterà ancora per il futuro. L’atteggiamento del fidanzato di una delle sue sorelle è la rappresentazione evidente di tali difficoltà e incomprensioni: è tuttora grande il pregiudizio e per lo più il conformismo di molti nasconde in verità una curiosità morbosa e volgare, tanto che, al tavolo da pranzo, Sam sbotta: “Non è la famiglia la cosa più importante”.

E infatti non è certo per un banale caso che sono solo quelli che, per diversi motivi, hanno già patito sulla propria pelle discriminazioni e affronti, che riescono ad accettare Sam semplicemente per com’è oggi. Si tratta del fidanzato di colore dell’altra sorella e di una amica sordomuta dei tempi del liceo, ormai sposata e madre, con la quale si riallaccia il profondo rapporto di allora.

Con la telecamera quasi sempre molto vicino a Sam, quasi “addosso”, Savage dà alla storia una veridicità impressionante, quasi documentaristica e Page non ha evitato di mostrare la propria fisicità, con le cicatrici a testimonianza della sua vita precedente.

Questo film indipendente, drammaticamente realista e profondamente sensibile, che non pretende si santificare un transessuale e anzi ne mostra la semplice e normale umanità, è in concorso per il 39° Lovers film festival di Torino 2024.