“Hunting Day” di Ivo Skanstiņš

Dalla Lettonia con furore

Dalla Lettonia viene invece uno dei corti d’azione più crudi presentati a questa settima edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival nella sua giornata conclusiva. Si tratta di Hunting Day, progetto universitario del giovane filmmaker Ivo Skanstiņš.

Il corto segue una violentissima faida tra due famiglie di cacciatori nelle sperdute campagne lettoni. Dopo aver trovato il corpo del padre, freddato da un colpo di fucile mentre andava a caccia, una ragazza decide di vendicarsi con l’aiuto del fratello svampito. Comincia così una serie di sparatorie, combattimenti corpo a corpo, stalli messicani e tanto, tanto sangue. Il corto si chiuderà con un flashback, che mostra il cacciatore trovato morto all’inizio del film intento a legare la carcassa di un grosso cinghiale, pochi istanti prima di essere freddato.
Con una sinossi del genere, non serve precisare che si tratta di un corto che non abbonda per quando riguarda messaggi e contenuti.

il regista Ivo Skanstiņš

Si tratta però di un apprezzabilissimo esercizio di stile, in cui il giovane filmmaker mette in campo tutte le sue doti (derivate probabilmente anche da anni di attenta visione di capolavori dell’action cosiddetta di serie b, più o meno direttamente citati) per confezionare un prodotto che vanta, ad esempio, delle sequenze di inseguimento al cardiopalma e degli stalli carichi di suspance. Gestito molto bene anche il climax di crescente violenza e follia, con l’ingresso quasi cadenzato di personaggi uno più agguerrito dall’altro, compresi bambini e tenere nonnine.

Una fotografia fredda e metallica, come fredde e metalliche appaiono le campagne in cui sono ambientate le vicende narrate, contribuisce ad aumentare la sensazione di angoscia che caratterizza tutto il corto. Grazie all’adrenalina che abbonda in tutto il corto, i 20 minuti di durata sembrano volare in pochi secondi.