“Il labirinto degli spiriti” di Carlos Ruiz Zafón

Alicia nella Barcellona delle meraviglie

L’ultimo capitolo della tetralogia del Cimitero dei Libri Dimenticati chiude il racconto cominciato con L’ombra del vento, ma è anche una storia a sé stante che sorprende con nuovi personaggi e nuovi misteri.

Il labirinto degli spiriti colpisce innanzitutto per un brusco cambio nel punto di vista narrativo: Daniel Sempere e Fermín Romero de Torres, che abbiamo seguito e amato nel corso dei tre libri precedenti, non sono più i protagonisti.  La voce narrante è affidata ad Alicia Gris, un personaggio di grande forza in cui luce e ombra si equivalgono.

Alicia è un’eroina anticonformista, per nulla prevedibile: segnata da un passato difficile, la vita l’ha condotta a compiere scelte dolorose, ad allontanarsi dagli amici e dalla città che ama. E’ un personaggio sfaccettato, che sa essere tanto generoso quanto crudele; è amica dei Sempere e, al tempo stesso, una minaccia. Alicia ha un fascino particolare: non è sfacciatamente bella, ma sensuale. La sua è una bellezza oscura e pericolosa, che ben si accorda col carattere del personaggio. Zafón l’ha definita il suo preferito tra i molti personaggi che ha creato, ed è impossibile non essere d’accordo.

La famiglia Sempere partecipa, volente o meno, alle avventure della nuova protagonista. I personaggi sono evoluti nel tempo; è il caso di Daniel, che ha smesso i panni del bambino innocente, per coltivare un odio sordo e totalizzante, che lo condurrà sull’orlo del baratro. Compaiono anche nuovi personaggi, a cui è impossibile non affezionarsi: il capitano Vargas, la bellissima Sofia Sempere, la coraggiosa e infelice Ariadna. E poi c’è Fermín, che è sempre lo stesso.

In questo ultimo capitolo le tematiche si fanno ancora più tenebrose. In particolare, emerge il tema del rapimento di bambini perpetrato durante il regime franchista (furono circa 12 mila i bambini rubati alle famiglie di antifascisti e di nemici del Generalissimo). Benché  l’autore non tenti alcun approccio politico, i temi della guerra e dei crimini compiuti dalla dittatura dominano le pagine in modo preponderante. I “problemi” di Daniel vengono ridimensionati in favore di un romanzo corale, in cui il dolore appartiene a tutti.

La trama è avvincente come ci aspettavamo, ricca di colpi di scena, un noir un po’ storico e un po’ magico. Alicia ci guiderà nelle strade di una Barcellona gotica e misteriosa come lei, insegnandoci che la soluzione del mistero è solo l’inizio di una nuova avventura.

Carlos Ruiz Zafón, Il labirinto degli spiriti, Mondadori, 2016, pp. 832, euro 23,00.