Damiano Michieletto torna a Parigi con una nuova produzione di Samson et Dalila: ‘racconto la sofferenza che ci rende tutti uguali’.
Dopo il successo del suo allestimento del Barbiere di Siviglia, Damiano Michieletto torna all’Opéra National de Paris con una nuova produzione dell’opera Samson et Dalila di Camille Saint-Saëns, co-prodotta con il Metropolitan di New York. Lo spettacolo va in scena da martedì 4 ottobre alle 19.30 all’Opéra Bastille. ‘Nel mettere in scena l’opera ho cercato di non apporre etichette – dice Damiano Michieletto – evitando la distinzione tra ebrei e filistei. Mi sono invece concentrato sul concetto di schiavitù. Mi interessava raccontare la sofferenza, perché nella sofferenza siamo tutti uguali. Ciò che si vede è quindi un conflitto tra chi è trattato come schiavo, come oggetto, e chi esercita violenza’.
Il regista veneto si sofferma anche sul personaggio di Dalila. ‘Non è solo portatrice di vendetta, non è semplicemente un doppio del Gran Sacerdote –conclude Michieletto – È una donna brutalizzata dalla società in cui vive, dedita al possesso e alla dominazione, e che compie un percorso: arriva a una presa di coscienza e si sente responsabile della distruzione anche fisica di Samson, l’uomo che ha abbandonato tutto per lei, arrivando ad immolarsi con lui’.
Le scene dello spettacolo sono di Paolo Fantin, i costumi di Carla Teti e le luci di Alessandro Carletti. Protagonisti sul palco sono Anita Rachvelishvili e Aleksandrs Antonenko, nei ruoli di Dalila e Samson, insieme a Egils Silins (Le Grand Prêtre de Dagon), Nicola Testé (Abimélech), Nicolas Cavallier (Un vieillard hébreu) e John Bernard (Un messager philistin).
Samson et Dalila, prima nuova produzione della stagione 2016-2017 all’Opéra Bastille, è in scena fino al 5 novembre. Nonostante la popolarità odierna, nei primi tempi Samson et Dalila non incontrò il favore del pubblico: arrivò in Francia solo il 3 marzo del 1890, al Théâtre des Artes di Rouen, per approdare nella capitale il 31 ottobre dello stesso anno, al Théâtre Lirique de l’Eden. Da lì in poi tutto cambiò: l’essere considerata un’opera ‘difficile’ si trasformò in un vantaggio, e prima del 1900, Samson et Dalila vide ben 228 rappresentazioni all’Opéra di Parigi, dove ora ritorna dopo un quarto di secolo di assenza in una nuova produzione firmata da Damiano Michieletto.
Informazioni: www.operadeparis.fr