West Side Story al Teatro Comunale di Bologna

Una serata a New York

Nel centenario della nascita di Leonard Bernstein, il Teatro Comunale di Bologna propone un nuovo allestimento del suo capolavoro West Side Story, in collaborazione con la Bernstein School of Musical Theater e con la regia di Gianni Marras.

Il musical debuttò nel 1957 al Winter Garden Theatre di Broadway e la sua riduzione cinematografica (1961) vinse dieci Premi Oscar; West Side Story è entrato di prepotenza nell’olimpo dei classici senza tempo fin dalla prima esecuzione. Ambientato nella Upper West Side di New York, nei primi anni Cinquanta, la trama rielabora e reinterpreta in chiave assolutamente moderna la tragedia di Shakespeare Romeo e Giulietta.

Al posto di due famiglie rivali, troviamo qui due bande rivali – due gruppi di teppisti adolescenti: i Jets, una gang di ragazzi bianchi, e gli Sharks, formata da immigrati portoricani. Le due frange alimentano un clima di odio che sfocerà in una guerra vera e propria, una lotta tanto cruenta quanto immotivata. Il disprezzo xenofobo nutrito dai Jets per i loro nemici appare del tutto assurdo: anche tra gli stessi Jets, infatti, vi sono immigrati di seconda generazione. I portoricani rivendicano il loro diritto a vivere negli Stati Uniti, un Paese generoso che tutti accoglie, uno Stato evoluto e ricco in cui chiunque può aspirare a un futuro migliore: un luogo felice in cui e difficile riconoscere gli Stati Uniti di oggi.

I protagonisti, come da manuale, sono una coppia di innamorati: Tony e Maria, indifferenti a queste lotte, sognanti e un po’ ingenui. Nonostante vivano nelle strade più povere dei bassifondi newyorkesi, il loro amore li eleva a uno stato di grazia e di purezza. Il problema e che Tony fa parte dei Jets, mentre Maria e la sorella di Bernardo, il capo degli Sharks. Dove trovare rifugio, in quale delle due fazioni sperare di essere accolti? Tony e Maria immaginano un luogo lontano, sospeso nel tempo, in cui essere felici: sanno che non potranno esserlo nella realtà e in questa vita.

Agli altri personaggi non andrà meglio: né a Riff, il capo dei Jets; né al rivale Bernardo. Ma tra le vittime di questa stupida guerriglia autoimposta, spicca soprattutto il personaggio di Anita. Fidanzata di Bernardo e amica di Maria, la donna si ritrova in una situazione precaria, divisa tra il volere dell’amato e la felicità dell’amica. I suoi sentimenti sono ibridi, incerti, pieni di sfumature. È, tra tutti, il personaggio più reale, più poliedrico, più vivo.

West Side Story è un vero gioiello, un capolavoro sotto ogni aspetto: la coreografia restituisce emozioni e stati d’animo; i testi di Stephen Sondheim sono freschi e coinvolgenti; le musiche, infine, meravigliosamente variegate, con contaminazioni dal jazz alla pop americana. Si tratta di un lavoro complesso da allestire, dato l’intreccio perfettamente calibrato di danza, canto e recitazione, ma le giovani promesse della Bernstein School of Musical Theater, preparati da Showna Farrell, restituiscono con entusiasmo l’energia talvolta feroce dell’adolescenza. Tutti gli elementi, dalle coreografie di Gillian Elizabeth Bruce alle scenografie mobili di Giada Abiendi, passando per gli accesi costumi di Massimo Carlotto, contribuiscono a creare un’atmosfera sospesa nel tempo e una serata godibilissima. Impeccabile l’Orchestra del Teatro Comunale diretta da Timothy Brock.

 

WEST SIDE STORY

Libretto di Arthur Laurents

Liriche di Stephen Sondheim

Musica di Leonard Bernstein

Tony: Timothy Pagani

Maria: Caterina Gabrieli

Riff: Alessio Ruaro

Anita: Francesca Ciavaglia

Bernardo: Massimiliano Carulli

Direttore: Timothy Brock

Regia: Gianni Marras

Direzione artistica e vocale: Shawna Farrell

Coreografie: Gillian Elizabeth Bruce

Scenografie: Giada Abiendi

Costumi: Massimo Carlotto

Luci: Daniele Naldi

Sound designer: Tommaso Macchi

Interpreti della Bernstein School of Music Theater

Orchestra e Tecnici del Teatro Comunale di Bologna

Nuova produzione del Teatro Comunale di Bologna

in collaborazione con BSMT Productions

www.tcbo.it