Martedì 24 giugno, grazie al gruppo teatrale Teatri Uniti, entrando nel Bastione Alicorno, si veniva come per magia catapultati da Padova a Napoli.
Numerosi gli spettatori del festival Teatri delle mura che dalle 21, per un’ora, hanno condiviso entusiasti questo viaggio virtuale chiamato Chiòve.
Un itinerario drammaturgico semplice, ma estremamente efficace, in grado di risultare coinvolgente nonostante l’intreccio sia minimo: questo grazie ad una sensibile, acuta e profonda analisi dei tre protagonisti, che ha conferito ad ognuno di essi dei tratti marcatamente personali, curiosi, tanto bizzarri e surreali, quanto veritieri e realistici, in grado di racchiudere in sé i principali disagi dell’uomo contemporaneo, ma non in modo stereotipato, e che con la loro spontanea ingenuità hanno saputo accaparrarsi una gradita attenzione del pubblico e strappargli frequenti sorrisi.
I tre attori hanno reso al meglio i loro personaggi, con una recitazione lodevole e prettamente espressiva, che i numerosi spettatori hanno potuto ammirare da molto vicino, date le accoglienti ma limitate dimensioni dell’Alicorno.
In scena Lali, giovane prostituta affascinata da quel misterioso ed inafferrabile mondo della cultura in cui vive l’enigmatico e dolce Davide, libraio e suo assiduo cliente. E Carlo, fidanzato di Lali, che vegeta nell’ozio facendosi mantenere da lei, e che per compiacerla le legge citazioni contenute nei Baci Perugina, mentre lei, con estremo entusiasmo, si sforza per darne una sua interpretazione e tenta invano di indovinare a chi appartengano, pescando dalla sua ristrettissima lista di tentativi, in cui con le pronunce più strampalate riesce a trasformare anche Baudelaire e Shakespeare in cognomi partenopei!
La sottile attenzione dedicata alla caratterizzazione nei personaggi, si riscontra anche in quella riposta nell’uso dei suoni: dall’appartamento in cui sono ambientate tutte le vicende, si odono in sottofondo i rumori esterni della città, dalle auto ai tuoni quando piove, il cui volume realisticamente cresce ogni qualvolta i personaggi entrano o escono dall’abitazione.
Alcune canzoni tipicamente napoletane intervengono poi, di tanto in tanto, offrendo una piacevole compagnia duranti i cambi di scena in cui il pubblico viene sommerso in un totale buio.
Uno spettacolo che merita proprio di essere visto.
Chiòve
Teatri Uniti
Di Pau Mirò
Traduzione: di Enrico Ianniello
Con: Chiara Baffi, Enrico Ianniello, Giovanni Ludeno
Spazio e regia: Francesco Saponaro
In collaborazione con: Institut Ramon Llull, Nessuno Tv, DAMS-Università della Calabria/ArtiMeridianeLab.
Durata: 1 ora