Elio e le storie tese: l’album “Gattini” e un nuovo tour

Dopo trent’anni di vita musicale e venti di onorata carriera discografica gli Elii gettano la spugna e abbandonano la sostanza per la forma. Non si può spiegare altrimenti la scelta dei gattini nella copertina dell’ultimo, omonimo, album. Scelta confermata da Elio e Rocco Tanica nelle loro incessanti peregrinazioni promozionali televisive tardo autunnali.

Si tratta di una calcolata strategia di marketing: colpire al cuore gli over 60 e costringerli ad acquistare il cd, dato che non sono capaci di scaricare illegalmente gli mp3 dal web…

Gattini non è altro che una selezione orchestrale di classici nostri belli (sottotitolo dell’opera) che la formazione milanese ha ripreso e riarrangiato con una vera orchestra e con gli ospiti delle versioni originali. Tutto suonato e cantato benissimo.

La recensione potrebbe terminare qui, perché è inutile continuare con le lodi sperticate manco fossero una poesia imparata a memoria. E’ opportuno, allora, divagare un po’ e addentrarsi nel frammento finale che segue la struggente versione di Shpalman con il pianoforte di Rocco Tanica e la voce di Max Pezzali. I due, con Elio sullo sfondo riconoscibile dalle risate, commentano il senso del pezzo e offrono degli spunti davvero interessanti. Chi non lo avesse ancora ascoltato è pregato vivamente di farlo.
Chi scrive si è quasi commosso alla citazione dei finali di Hulk. Attenzione: si parla di Hulk, il telefilm, quello vero, non i cartoni o i film blockbuster usciti successivamente. Il finale di puntata, triste, senza speranza…ce n’eravamo scordati e d’improvviso si accende una lampadina nella memoria…è vero, era quella la sensazione durante la visione di quelle scene ed è la stessa che si prova ascoltando le note di Shpalman. Incredibile.

Come se non bastasse, a questo dialogo segue una citazione del monologo di Rutger Hauer in Blade Runner che confluisce in ulteriore citazione del Tannhauser di Wagner. Un gioco di cornici e di incastri come sempre affascinante e geniale.

Ora la recensione finisce per davvero: le citazioni e le trovate sono talmente tante che sarebbe eccessivo elencarle tutte. Inizia il Bellimbusti tour con anteprima al Teatro Comunale di Vicenza domenica 17 gennaio e, a seguire, tappe nei principali teatri italiani.