“FEMMINE CONTRO MASCHI” di FAUSTO BRIZZI

Storie di ordinaria banalità

Arriva nelle sale italiane il secondo capitolo del dittico di Fausto Brizzi dedicato ai difetti di donne e uomini. Come la prima parte, in sala nell’autunno 2010, mostra tutta la sua debolezza. Tre storie prevedibili e noiosette esplorano l’universo delle femmine alla ricerca dell’uomo perfetto, che naturalmente non esiste.

All’inizio fu Maschi contro femmine, prima parte di un doppio affresco nato con l’intento di mettere alla berlina i difetti di uomini e donne: gli uni eterni Peter Pan, le altre sempre alla ricerca dell’uomo se non ideale, almeno “meno peggio”.
Radunando tutti i possibili e rassicuranti cliché sulle due metà del cielo, mettendo insieme attori beniamini del pubblico italiano, c’è da chiedersi che cosa non abbia funzionato in entrambi i film.
Il che stupisce, se si pensa alla leggerezza di Notte prima degli esami e di Ex, che avevano fatto sperare in una rinascita della commedia. La commedia gradevole, senza troppe pretese, se non quella di regalare due ore spensierate per divertire lo spettatore.

Il problema è che questa commedia non fa ridere. E non fa nemmeno sorridere. Ed essendo stata girata in contemporanea a Maschi contro femmine, i difetti restano gli stessi: sceneggiatura abborracciata, tutto già visto e rivisto.
Tre coppie semiscoppiate a causa di innocue bugie si prefiggono lo scopo di descrivere i difetti delle donne: sopra a tutti la missione di cambiare il proprio uomo per farlo corrispondere un po’ meno al solito adolescente mai cresciuto e iniettargli almeno una dose minima di senso diresponsabilità.

L’androloga Anna (Luciana Littizzetto) è sposata da vent’anni con il trucido benzinaio Piero (Emilio Solfrizzi). Un incidente e un’amnesia le daranno l’opportunità di “riformattarlo”, trasformandolo nel marito perfetto, fino a che Piero, aiutato dagli amici di sempre, scoprirà (chi l’avrebbe mai detto?) l’inghippo.
Il bidello Rocco e l’impiegato Michele (Ficarra & Picone) sono due amici che nel tempo libero suonano, all’insaputa delle loro compagne di vita (Serena Autieri e Francesca Inaudi), in una cover band dei Beatles. Ma le bugie hanno le gambe corte, e come si fa a restare insensibili alla musica dei fab four?

E infine il cinquantenne chirugo plastico Marcello (Claudio Bisio) divorziato da anni da Paola (Nancy Brilli), finge di vivere in una happy family per far contenta la mamma con problemi cardiaci (Wilma De Angelis). Quando l’arzilla e per nulla sprovveduta nonnetta chiede di andare a vivere gli ultimi giorni di vita con il figlio e la sua famiglia, i due sono costretti a ricostruire la famiglia che non c’è, mentre il figlio undicenne della coppia, Lorenzo, si innamora della sua compagna di quinta elementare (e speriamo non sia il preludio a un sequel), chiedendo una consulenza al bidello Rocco, non esattamente un esperto in questioni sentimentali.

Lieto fine assicurato per tutte e tre le storie, ritorno in piccoli camei degli interpreti del primo film. Non occorre avere la sfera di cristallo per prevedere il bis del successo di Maschi contro femmine, che ha incassato oltre 13 milioni di Euro, tant’è che Medusa distribuisce in 700 copie.

Nella totale assenza di ritmo, la parte più divertente resta la frase di apertura: “Il maschio scelto dalla femmina non è colui che le sembra più attraente, ma colui che la disgusta di meno”. Firmato: Charles Darwin.

Femmine contro maschi
Titolo originale: Femmine contro maschi
Nazione: Italia
Anno: 2010
Genere: Commedia
Durata: 96′
Regia: Fausto Brizzi
Cast: Serena Autieri, Claudio Bisio, Nancy Brilli, Luciana Littizzetto, Ficarra, Picone, Lorenzo Cesari, Wilma De Angelis, Emilio Solfrizzi, Francesca Inaudi
Produzione: Medusa
Distribuzione: Medusa
Sito ufficiale: http://www.medusa.it/film/37/femmine-contro-maschi.shtml
Data di uscita: 04 Febbraio 2011 (cinema)