“Fa’ la cosa sbagliata” di Jonathan Levine

Un piccolo gioiello del cinema indipendente americano. Malinconia, fragilità e rivalsa su musicassette che raccontano una storia intelligente che sa stupire

1994, Rudolph Giuliani, sindaco di New York, sta utilizzando metodi controversi, degni di un far west metropolitano, per affrontare il problema del crimine, dallo spaccio di droga in avanti.
Il secondo lungometraggio di Jonathan Levine ( il primo, “All the boys love Mandy Lane”, è stato presentato al Toronto International Film Festival del 2006), autore-sognatore, nel suo poetico disincanto, ha ambientato la sua storia in quel periodo, in quell’anno, che segnò l’era aurea dell’hip hop, quella di Tupac e The Notorius B.I.G, l’epoca in cui Kurt Cobain si era da poco tolto la vita, dove non c’erano ancora telefoni cellulari, ma cercapersone e telefoni pubblici, e lettori cd o mp3 non avevano ancora usurpato il mercato ai walkaman e alle musicassette

Fa la cosa sbagliata (“a volte è necessario fare la cosa sbagliata” sentenzierà nel film il Premio Oscar [Ben Kingsley->mot2939->mot2939]) racconta una New York che pulsa sulle note dell’hip hop, mentre Giuliani sguinzaglia discutibili metodi repressivi. Dentro questo panorama, il neo diplomato Luke Shapiro (Josh Peck) e il dottor Squires, psichiatra 60nne (Ben Kingsley), scoprendo di avere uno scopo in comune (fare sesso), si accompagnano reciprocamente, durante i tre mesi estivi, cercando la felicità, che per uno è imparare a convivere con le sofferenze della vita, per l’altro è riuscire a ricominciare.

Luke è sempre stato impopolare a scuola, relativamente ben voluto dagli altri in quanto spacciatore di fumo.
Il dottor Squires è uno strizzacervelli di successo, che nutre una profonda malinconia per quel che fu.
Sono due anime fragili, che cercano di stare a galla. Le loro vite si intrecciano (Luke è un paziente di Squires, che si fa pagare con marijuana).

Questo film mette in scena personaggi pittoreschi, dove gli adulti inseguono il limbo perduto della giovinezza e i loro figli cercano un posto nel mondo dove affrontare la vita.
Levine riesce a far danzare i dialoghi, mai banali, ma sorprendenti e spiazzanti, sempre attenti alla personalità di chi li pronuncia; tutto questo si muove all’interno di una regia che sa utilizzare i primi piani come fossero essi stessi un dialogo scritto, utilizzando le luci e la fotografia come narrativa.
Questa produzione a basso costo è un fiore all’occhiello per il cinema indipendente americano, un ritratto antico ma al tempo stesso moderno, dove gli adulti sono quelli immaturi, e i giovani cercano di aggrapparsi a sentimenti che sfuggono e che, al tempo stesso, rifuggono.

Fa la cosa sbagliata è un pittorico e realistico ritratto di uno squarcio di quella società, figlia di sé stessa. Il regista ha saputo guardare a quel pezzo di storia newyorkese come un sognatore a occhi aperti, tratteggiandola con penna pungente e brillante. Non è quindi difficile capire la motivazione del Premio del Pubblico per il miglior film drammatico ottenuto al Sundance Film Festival.

Levine ha avuto dalla sua parte un cast che ha creduto fermamente in quest’opera. L’eccellenza artistica di Ben Kingsley nell’interpretare un medico fricchettone, che deve ancora imparare a mettere in pratica le sue stesse cure, meriterebbe riconoscimenti internazionali. Lo stesso Josh Peck ha saputo dare a Luke il giusto sguardo di chi vuole guardare al mondo con ottimismo (ben sapendo di essere circondato “da matti da legare”). Olivia Thirlby interpreta Sthephanie figlia dei suoi tempi, figlia di una madre (Famke Janssen) che ha vissuto in pieno la rivoluzione sessuale e figliastra di Squires, nonché forte infatuazione di Luke.

Il pubblico rimarrà stupito da una nuova versione di Mary Kate Olsen (famosa insieme alla sua gemella Ashley per una serie di film in cui hanno girato il mondo da Roma a Parigi a New York) nel ruolo di una fatina-figlia dei fiori, cliente di Luke, che manderà fuori di testa Squires.
Fa la cosa sbagliata è un film che va visto.

Titolo originale: The Wackness
Nazione: U.S.A.
Anno: 2008
Genere: Commedia, Drammatico
Durata: 110′
Regia: Jonathan Levine
Sito ufficiale: www.sonyclassics.com/thewackness/

Cast: Ben Kingsley, Olivia Thirlby, Method Man, Josh Peck, Mary-Kate Olsen, Famke Janssen, Peter Conboy
Produzione: Occupant Films, Shapiro Levine Productions
Distribuzione: Fandango
Data di uscita: 28 Agosto 2009 (cinema)