Leone d’oro alla carriera 2005: Miyazaki Hayao
Una potentissima civiltà industriale nel giro di qualche secolo si diffuse in tutto il mondo privando la terra delle sue ricchezze, inquinandone l’aria ed il terreno. Mille anni or sono questa società raggiunse il suo apice e proprio allora scoppiò la guerra nota col nome de “I sette giorni di fuoco”…
… Questa guerra rase al suolo la civiltà precedente rendendo la terra sterile ed improduttiva perchè avvelenata. Solo gigantesche foreste composte da funghi che emanano velenosissimi miasmi ed esclusivamente abitate da immensi insetti proliferano; l’insieme di queste foreste viene chiamato “mare della putrefazione” e viene evitato dai rimanenti popoli della terra. Solo Nausicaa, figlia di Jihl re della valle del vento si interessa del mare, lo studia e lo analizza. Solo Nausicaa capisce ed apprezza gli, in apparenza mostruosi, insetti difensori del mare. Solo Nausicaa ha mantenuto il fondamentale ed indispensabile legame primigenio con la natura.
Nausicaa, principessa amatissima fra il suo popolo, con le sue ricerche arriva ad una conclusione: i funghi del mare della putrefazione stanno depurando la terra dal veleno con cui l’umanità ha alterato l’equilibrio della natura espellendolo sotto forma di spore; inoltre sono gli insetti a difendere strenuamente il mare dai tentativi dell’uomo di raderlo al suolo. Arriva a questa conclusione nel momento in cui lo stato di Tolmekia sottrae alla vicina nazione di Pejite una temibile arma, ultimo rimasuglio della precedente civiltà, e maggiore protagonista della strage dei “sette giorni di fuoco” per radere al suolo il mare, convinti che ciò risolverà i problemi dell’umanità: un guerriero gigante, ancora allo stato embrionale ma dall’incredibile potenza di fuoco. La dolce ma forte Nausicaa, una volta scoperta le tolmekiane intenzioni farà di tutto perchè ciò non si avveri.
In questo film, tratto dall’omonimo manga (vero e proprio capolavoro e pietra miliare del genere), a livello narrativo c’è davvero tutto Miyazaki: l’amore e il legame indissolubile, incondizionato ed indispensabile con la natura; la colpa dell’uomo, unico colpevole del degrado della nostra bella terra; il mito e la passione del Maestro per il volo, incarnato nella persona di Nausicaa, domatrice del vento; la figura della ragazza pura, salvatrice, ancora in contatto con la madre terra, messia di un nuovo migliore futuro di nuovo in contatto stretto con la natura. Il fatto che rende questo una dei film meno riusciti di Miyazaki è proprio l’essere stato tratto da un manga geniale, unico nel suo genere e difficilmente comprimibile in 116′ minuti di pellicola. In ogni caso la magia del Maestro accompagna sotteraneamente questo suo lavoro, come tutti gli altri precedenti e successivi.
Titolo Film: NAUSICAA DELLA VALLE DEL VENTO
Anno: 1984
Titolo originale: KAZE NO TANI NO NAUSHIKA
Durata: 116
Origine: GIAPPONE
Tratto da: FUMETTO MANGA OMONIMO CREATO DA HAYAO MIYAZAKI
Produzione: HAKUHODO INCORPORATED, STUDIO GHIBLI, TOKUMA SHOTEN
Regia: HAYAO MIYAZAKI
Soggetto: HAYAO MIYAZAKI
Sceneggiatura: HAYAO MIYAZAKI
Fotografia: HIDESHI KYONEN
Musiche: JOE HISAISHI