I due fratelli Pevensie più piccoli, Edmund (Skandar Keynes) e Lucy (Georgie Henley), si trovano costretti a vivere dagli zii vicino a Cambridge. Per i due ex sovrani di Narnia è frustrante dover passare le loro giornate con il fastidioso cugino sapientone Eustace (Will Poulter). Gli altri due fratelli sono oramai grandi, Peter sta preparando un esame, mentre Susan è in viaggio con i genitori.
Edmund e Lucy si ritrovano spesso tra di loro a parlare delle fantastiche avventure vissute a Narnia, di quando sconfissero la perfida strega (Tilda Swinton) o di quando aiutarono il principe Caspian (Ben Barnes) a riconquistare il trono di Narnia. Nella camera dove dorme Lucy c’è un dipinto che raffigura un veliero che solca le onde del mare. Alla giovane ricorda tanto un veliero di Narnia. Un pomeriggio, mentre i due fratelli stanno discutendo con Eustace, proprio su quel quadro, succede qualcosa di strano: l’acqua si inizia a muoversi per davvero, e ben presto i tre si ritrovano in mare aperto, salvati dai marinai del veliero. E non poteva che essere Narnia!
Saliti a bordo scoprono che è stato Caspian a salvarli.
Edmund e Lucy sono emozionati per essere tornati lì, mentre il piagnucoloso Eustace, nuovo in quei luoghi, invece, è di gran lunga meno entusiasta. I tre apprendono presto le ragioni del viaggio di Caspian. Quest’ultimo, infatti, sta adempiendo al giuramento di ritrovare i sette Lord di Telmar, i migliori amici di suo padre, assassinato.
Il viaggio li fa approdare su cinque isole, ciascuna delle quali porta all’equipaggio pericoli e avventure, e nasconde il proprio affascinante segreto.
Caspian e i suoi uomini scoprono l’esistenza di una diabolica nebbia verde che ha il potere di rapire i corpi e le menti delle persone.
Il vecchio mago Coriakin spiega a Caspian e ai ragazzi Pevensie che, per rompere l’incantesimo mortale, devono trovare i sette Lord e recuperare ognuna delle spade donate loro da Aslan per proteggere Narnia. Una volta raccolte e posate sul tavolo dei banchetti di Aslan, le spade daranno loro il potere di sconfiggere la nebbia e la Strega. Senza l’unione delle sette spade loro e Narnia saranno distrutti.
Il compito dei viaggiatori è molto impegnativo, tra i tanti pericoli da affrontare c’è anche quello dei mari violenti e dei mostruosi serpenti marini, ma non solo, il loro coraggio e le loro certezze sono messi a dura prova, trasformando il viaggio anche in un percorso di trasformazione interiore.
Dopo due produzioni Disney, il terzo capitolo de Le cronache di Narnia viene preso in mano dalla Fox, arrivando sui grandi schermi anche con l’opzione 3D. Una moda, questa del 3D, sfruttata commercialmente quanto mai per questo nuovo avventuroso episodio, considerato che non apporta né magia né stupore né, per conseguenza, alcun tipo di innovazione; anzi, riesce a opacizzare i colori e rabbuiare alcune immagini, risaltando tragicamente una scenografia finta, che lascia deluso il pubblico de Il leone, la strega e l’armadio e de Il principe Caspian.
Ma lasciamo questa parentesi doverosa sull’uso stolto del 3D e concentriamoci sulla trama e realizzazione de Il viaggio del veliero. Del resto siamo sempre a Narnia e l’avventura è garantita, ma l’emozione?
È risaputo che Le cronache di Narnia di C. S. Lewis sono pagine scritte con una forte ispirazione cristiana e l’elemento religioso, cristologico, è presente con metafore molto esplicite. Questo per dire che è inutile lamentarsi o dispiacersi dopo con banali, per la prevedibilità, commenti “ah bello, peccato per i riferimenti biblici”.
Del resto Lewis non ne ha mai fatto segreto. È stato il figliastro dello scrittore, Gresham, a fare come sua missione personale quella di portare sullo schermo l’epopea di Narnia.
Il messaggio portato avanti da Il leone, la strega e l’armadio era la fede; Il principe Caspian riguardava, invece, il tema della perdita e del ritrovamento della fede; Il viaggio del veliero è una storia sulla tentazione.
Vero è che nei precedenti capitoli sono state apportate delle modifiche per rendere più cinematografico il racconto, ma ne Il viaggio del veliero sono stati aggiunti diversi elementi e cambiati del tutto altri. Resta inalterata la struttura tematica affrontata dal Lewis.
Questo ci riporta ai cambiamenti filmici rispetto al romanzo. Pur essendo ambientato, su un veliero, è forse il meno “spericolato” a livello narrativo.
Ne Il viaggio del veliero, Lewis è sempre una voce fuori campo, anche spiritosa, da attento osservatore comunque, ma rispetto agli altri libri (sette in tutto, numero biblico importante) è uno dei più filosofici, anche considerato il tema, la tentazione, come si diceva. Sono due i viaggi affrontanti in questo terzo libro: quello per mare e quello dell’io.
Il viaggio del veliero indaga molto di più sui personaggi, facendoci scoprire il loro carattere. Così si spiegano le innovazioni più cinematografiche (prima fra tutte, la ricerca delle sette spade, poi l’ammirazione di Lucy nei confronti della bellezza della sorella, o la nebbia, che appare sì, ma in un libro successivo, per non parlare del finale …).
Resta comunque vivida l’avventura.
Ma manca l’emozione. Manca la gioia del primo film e manca il fascino del secondo film.
Ne il viaggio del veliero non c’è l’incanto della fiaba.
Titolo originale: The Chronicles of Narnia: The Voyage of the Dawn Treader
Nazione: Regno Unito
Anno: 2010
Genere: Avventura, Fantastico
Durata: 115′
Regia: Michael Apted
Sito ufficiale: www.narnia.com
Cast: Ben Barnes, Skandar Keynes, Georgie Henley, Will Poulter, Laura Brent, Bill Nighy, Tony Nixon, Shane Rangi
Produzione: Fox 2000 Pictures, Twentieth Century Fox Film
Corporation, Walden Media
Distribuzione: 20th Century Fox
Data di uscita: 17 Dicembre 2010 (cinema)