Ancora un “Ritratto di donna” per Ravenna Festival che mercoledì 25 giugno (alle 21.30), sempre nello straordinario spazio scenico della Rocca Brancaleone, dà vita ad una nuova produzione: Medea incontra Norma, ideata da Cristina Mazzavillani Muti e liberamente tratta da due capolavori del repertorio operistico quali Medea di Luigi Cherubini e da Norma di Vincenzo Bellini.
Dopo il profilo di Anita Garibaldi, tracciato da Luisa Cottifogli, e quello di Rosvita affidato ad Ermanna Montanari, la “monografia” femminile del Festival passa ad indagare le analogie, le profonde affinità, che legano due figure-simbolo del teatro musicale italiano e del teatro di tutti i tempi. Medea e Norma, entrambe maghe, divinatrici e sacerdotesse, entrambe piegate dall’amore per l’uomo che le ha tradite, entrambe madri macchiate del sangue dei propri figli e per questo condannate a morire.
“Proviamo a immaginarle insieme sul palcoscenico – scrive Cristina Muti -, si incontrano, si guardano, quasi si sfiorano, poi si incamminano lente verso quel fuoco riparatore, quel fuoco che brucia e restituisce il mito al mito. Che dal grande repertorio tragico e operistico si diffonde al culto popolare; di fronte al quale l’orrore si tinge di una sofferenza muta e profonda, che scava nel cuore e non si può raccontare”.
La traccia drammaturgica di questo nuovo lavoro segue in filigrana i libretti delle due opere, ne coglie le assonanze: da una parte il neoclassicismo di Cherubini che rispetta l’antico mito e la cui musica asciutta e tagliente segue fino in fondo la lama di Euripide; dall’altra il romanticismo di Bellini, che non sa e non può arrivare a tanto e che con le linee morbide del suo canto riscatta la donna-madre cancellando l’infanticidio a cui arrivava la piéce di Soumet (fonte primaria dei versi del librettista Felice Romani). “Solidarietà e compassione non abitano la tragedia di Cherubini, sentimenti che Bellini, invece, non può non infondere ai propri personaggi. Così la crudeltà indicibile di Medea si trasforma nell’umanità palpitante di Norma che non sa uccidere i figli e neppure la rivale, che abbraccia nel segno di una solidarietà tutta femminile”.
Ma l’invenzione musicale di Medea incontra Norma da quegli illustri riferimenti si stacca per muoversi in una dimensione sonora del tutto nuova e attuale affidata alle percussioni di Antonio Caggiano, alla viola di Luca Sanzò, al pianoforte di Claudio Veneri e alla rielaborazione musicale a al live electronics di Luigi Ceccarelli e Mauro Cardi. Mentre le voci intramontabili e misteriche delle due protagoniste sono quelle di Tiziana Fabbricini, nel ruolo di Medea, e di Laila Martinelli, in quello di Norma.
Al termine dello spettacolo, secondo la consuetudine che contraddistingue molti degli appuntamenti programmati alla Rocca Brancaleone, seguirà la proiezione di una pellicola legata al tema del Festival: domani sarà la volta di Medea (1988) di Lars von Trier.
Biglietti: ingresso non numerato 10 euro
Info e prenotazioni: tel. 0544 249244 – www.ravennafestival.org