1988: quando torna a Dublino dalla guerra nel Kurdistan iracheno, il fotografo Mark (Colin Farrell) sembra cambiato. È stranamente reticente sulla sorta del suo collega David. E le sue condizioni fisiche peggiorano invece di migliorare. Solo l’arrivo di uno psichiatra dalla Spagna gli consentirà di aprirsi e di tornare, forse, a una vita normale.
La prima inquadratura di Triage (parola francese che indica lo smistamento dei feriti in un pronto soccorso) è quella del viso di Colin Farrell, che vediamo però capovolto: inquadratura che sembra indicare sinteticamente il completo capovolgimento che l’esperienza della guerra rappresenta per un essere umano. Con il suo terzo lungometraggio, il regista bosniaco Danis Tanovic torna ad occuparsi di guerra e degli sconvolgimenti che la guerra provoca sulla psiche umana (come in No man’s land, il suo esordio premiato con l’Oscar per il miglior film straniero).
Con il suo secondo film (L’enfer), Triage condivide invece un racconto in cui ha un ruolo preponderante un segreto che viene svelato solo nella parte finale. Come in entrambe le opere precedenti, anche qui Tanovic manifesta la predilezione per storie che pongono i personaggi di fronte a situazioni e scelte estreme (il che è all’origine del principale limite del suo cinema, ossia l’eccessiva programmaticità).
Triage è un film molto deludente che oscilla tra la pretenziosa coproduzione internazionale che fa leva sul tema “importante” (la finale citazione di Platone suggella queste ambizioni) e il b-movie melodrammatico. Da b-movie sono certe debolezze di sceneggiatura (il modo frettoloso con cui la donna di David scopre la morte di quest’ultimo, per dirne una), l’invadenza della musica (che sottolinea in modo ridondante i momenti melodrammatici) e, soprattutto, la poca verosimiglianza della figura dello psichiatra e della sua demiurgica capacità di indurre Mark a rivelare quello che ha dentro.
In un film hollywoodiano degli anni ’50 il rapporto tra lo psichiatra e il trauma del paziente poteva essere rappresentato in modo così schematico, ma oggi non è più credibile.
Insomma, sull’impossibilità di tornare a vivere una vita normale dopo aver visto da vicino la guerra The Hurt Locker di Kathryn Bigelow era un film di ben altra forza…
Titolo originale: Triage
Nazione: Francia, Irlanda, Spagna
Anno: 2009
Genere: Drammatico, Thriller
Durata: 96′
Regia: Danis TanovicCast: Colin Farrell, Paz Vega, Christopher Lee, Kelly Reilly, Jamie Sives, Branko Djuric, Sandra Ni Bhroin, Juliet Stevenson, Reece Ritchie, Nick Dunning, Myia Elliott, Eileen Walsh
Produzione: Parallel Film Productions, Asap Films,
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: Roma 2009
27 Novembre 2009 (cinema)