A Venezia per Biennale Teatro omaggio di Dafoe e Solder a Richard Foreman e la sua storia personale e collettiva nell’avanguardia americana

Si va al cuore del festival internazionale del teatro di Venezia venerdì 6 giugno con un omaggio che lo stesso direttore Willem Dafoe, insieme all’attrice Simonetta Solder, fa a Richard Foreman, massimo esponente della scena performativa americana scomparso lo scorso gennaio.

No Title (An Experiment), scritti improvvisati dell’autore newyorkese, è in scena alle Tese dei Soppalchi dell’Arsenale (ore 17.00 e ore 21.00). «Questo esperimento vuol essere una riflessione sul pensiero e sull’approccio di Richard ai suoi testi. Un anno fa Foreman mi invitò nel suo loft e per una giornata leggemmo e registrammo, io e lui, cartoline con frasi a mano scritte. Con delle copie di quelle cartoline, Simonetta Solder e io replicheremo le operazioni di quelle ore trascorse nel loft – dice Dafoe – Certo, non una replica esatta: l’ordine delle cartoline sarà diverso. Questo spettacolo non ha una regia. Due performer, due sedie, e le frasi di Richard scritte su cartoline da 7×12 centimetri».

Accanto a Foreman, un altro gigante della scena sperimentale americana: Richard Schechner, fondatore e teorico dei Performance Studies, studioso di teatro orientale e fondatore del Performance Group nel 1967, terrà la lectio magistralis intitolata Rasaesthetics and Rasaboxes: Performing Embodied Emotionsnella Sala delle Colonne (ore 15.00).

E ancora: il poeta americano Bob Holman, campione della scena spoken word, che assume la poesia come arte fisica “per scoprirne il significato attraverso il gesto, la danza e la modulazione vocale”. Sarà sul palcoscenico del Teatro alle Tese (ore 22.30) con la sua Talking poetry, in una collaborazione inedita con il collettivo Industria Indipendente che accompagnerà l’evento con la performance sonora More Than Heart.

Dai maestri di ieri ai maestri di oggi, il Festival rintraccia la legacy del nuovo teatro del secolo scorso in alcuni dei nomi acclarati della creatività post-moderna e post drammatica. Ed è la volta di Antonio Latella, che apre con Gli ultimi giorni dell’umanità di Karl Kraus il progetto www.wordworldwar.bomb, realizzato insieme agli attori dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico (Sala D’Armi A, ore 16.00).