Arriva per la stagione di prosa veneziana al Teatro Malibran il capolavoro della grande giallista inglese, mai messo in scena in Italia in un allestimento così accurato nella restituzione di procedure e linguaggio tecnico-giuridico. Da giovedì 23 a domenica 26 marzo (recite il 23 alle 20,30, venerdì 24 e sabato 25 alle 19, domenica 26 alle 21) va in scena al Teatro Malibran per la stagione di prosa veneziana “Testimone d‘accusa”, il più bel dramma giudiziario di tutti i tempi con il classico finale con “doppio colpo di scena”.
“La costruzione giudiziaria è impressionante per precisione e verità, come se l’avesse scritta il più grande giudice inglese del secolo scorso”- dice il regista Geppy Gleijeses – “Lo spunto, come spesso accade nelle opere della Christie, parte dalla storia di una donna tradita dal marito più giovane”. In termini d’intreccio si tratta di un’ulteriore variazione sul tema dell’uomo adultero Leonard Vole interpretato da Giulio Corso. Al centro della vicenda troviamo una donna Romaine, Vanessa Gravina, e l’avvocato di lui Sir Wilfrid, ovvero Paolo Triestino. Al loro fianco a dare vita al dramma sul palco, anche Mohamed Yaser, Antonio Tallura, Sergio Mancinelli, Bruno Crucitti, Paola Sambo, Michele Demaria, Erika Puddu e Lorenzo Vanità. Saranno però sei giurati scelti ogni sera tra il pubblico a decretare il verdetto finale. Il film che ne trasse Billy Wilder era considerato dalla stessa autrice il miglior adattamento cinematografico di una sua opera. Il testo teatrale è assai più asciutto, non concede tregua alla tensione.