“Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni” di Woody Allen

Il profondo pessimismo del maestro

I detrattori potrebbero dire: nulla di nuovo, solo l’ennesima declinazione degli stessi temi.
E’ vero, nulla di nuovo, solo certezze: dai titoli di testa, sempre uguali, alla musica con le immancabili note di clarinetto; dalla consueta stoccata alla psicoanalisi – Stanno con la faccia di pietra mentre tu hai bisogno d’aiuto – alla ricorrente scena girata all’opera.
Temi e tipologie da anni ricorrono, ma con una crescente dose di cinismo e malinconia, perché il tempo passa. Scrutatore d’interni, Woody Allen combina, con evidenza, vecchi ingredienti per dar forma a nuove combinazioni; del resto, al cinema e non solo, è sempre così: non s’inventa nulla, si da solo l’illusione.

Il narratore sospinge lo spettatore verso una ronde di speranze, imbrogli e illusioni, perché forte è il desiderio di fuggire la realtà.
Felix lascia la moglie per ringiovanire: mangia sano, va in palestra, si abbronza e trova una escort (ormai si dice così) da sposare; Helena, distrutta, tenta con la psicoanalisi, col suicidio e infine approda alla chiromanzia che le fa scoprire il potenziale delle vite future, il positivo bagaglio delle vite passate e la speranza per imminenti incontri. Sally, figlia di entrambi, subisce Roy, il marito un tempo amato, ora visto nei più chiari contorni del frustrato scrittore senza talento; il suo capo, invece, può essere desiderabile ma lui preferisce le donne sull’orlo del baratro. Splendida, e sempre vestita di rosso, è la musicista della finestra di fronte oggetto del desiderio di Roy; per Helena l’incontro con un nuovo uomo, ma né bruno né alto, mentre per Felix è dolorosa la coscienza di non aver fermato il tempo, anzi di averlo fatto accelerare.

Antonio Banderas, Josh Brolin, Anthony Hopkins, Gemma Jones, Freida Pinto, Lucy Punch e Naomi Watts (inevitabile è l’ordine alfabetico) si uniscono al cast tecnico di sempre per dare vita alle inquietudini del maestro.
Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni è, per chi vuole crederci, la certezza offerta da una maga ciarlatana, ma è anche il male del nostro tempo, in cui il corredo per nutrire l’onnipotenza sembra a portata di mano. Affannate schegge impazzite, Woody Allen intreccia i modi dello sfuggire all’inevitabile in una commedia dalla forza centripeta. Tutti sfuggono a qualcosa e tutti si illudono, a lungo, o solo per un attimo, di potersi salvare e con una spesa relativa.
Centrale è il tema della senilità: l’ineluttabile decadimento del corpo, il venire meno delle forze e il crudele asincronismo col desiderio; ma c’è anche il confronto con l’età che è prossima a quella di mezzo, in cui l’illusione di farcela, di sfondare, è accompagnata da mediocrità e dilettantismo.
Ci si diverte, si sorride, ma nessuno dei personaggi può essere amato. Nessuno si salva, e tutti sono da compatire: Felix che ha la sfortuna di trovare una prostituta, né calda e né sentimentale (non sono più come la Mira Sorvino d’un tempo); Helen, creatura demodé, un po’ frignona che però è attraversata da lampi di lucidità; Sally che risponde all’infelicità col desiderio impellente di procreare un infelice (i figli rientrano nel consumismo di una vita realizzata) e, forse il peggiore di tutti, Roy, un vero baro privo di talento.

Profondamente pessimista, l’ultimo di Woody, si è liberato della stanchezza e delle incertezze del precedente Basta che funzioni.

Titolo originale: You Will Meet a Tall Dark Stranger
Nazione: U.S.A., Spagna
Anno: 2010
Genere: Romantico
Durata: 98′
Regia: Woody Allen
Sito ufficiale: www.sonyclassics.com/…
Cast: Naomi Watts, Josh Brolin, Anthony Hopkins, Antonio Banderas, Anna Friel, Freida Pinto, Ewen Bremner, Gemma Jones, Lucy Punch
Produzione: Mediapro, Versátil Cinema, Gravier Productions, Antena 3 Films, Antena 3 Televisión, Dippermouth
Distribuzione: Medusa
Data di uscita: Cannes 2010
03 Dicembre 2010 (cinema)