Bagno di folla per Cristina Comencini e Luigi Lo Cascio, a Torino il 12 settembre. Di fronte a circa 500 persone – tutto esaurito al Cinema Massimo un’ora prima dell’inizio dello spettacolo – proiezione de “La bestia nel cuore”, tratto dall’omonimo romanzo pubblicato dalla regista nel 2004, Coppa Volpi come migliore attrice alla 62° Mostra del Cinema di Venezia per la convincente protagonista Giovanna Mezzogiorno. E dopo il film regista e attore hanno risposto alle domande del pubblico.
Da tempo non si registrava un successo così repentino per un film italiano di qualità: nei primi quattro giorni di programmazione La bestia nel cuore di Cristina Comencini ha conquistato il secondo posto in classifica alle spalle di Madagascar e davanti dell’avvincente Cinderella Man di Ron Howard.
Un successo che fa sorridere e rende orgogliosa la regista, e non solo sul piano personale: “Venezia è stata un’esperienza meravigliosa che va oltre il film, perché il successo di questo film ha rappresentato una rivalutazione dell cinema italiano che attraversa un momento di difficoltà”. Un film che parla del desiderio per un corpo più giovane come limite dell’essere umano, ma anche di cecità interiore, in qualche modo messa in risalto dal personaggio di Emilia, interpretata da Stefania Della Rocca che, aggiunge Cristina Comencini “pur essendo cieca e vivendo in una casa sotterranea, lontana dal mondo, riesce a percepire l’altro, vedendo cose che altri non vedono”.
Trattare un argomento così scabroso non è stato facile: “Era difficile rappresentare un incubo senza scadere nella pornografia e mantenendo l’etica dell’immagine, e molto è stato fatto in sede di montaggio. Ci sono poi altre situazioni, come quelle della casa coperta di polvere che prende vita a poco a poco attraverso i ricordi di Sabina, ma resta sempre muta, perché non volevo fare dei flashback normali, ma puntare sui ricordi di Sabina, che sono spesso gli stessi, cristallizzati nel tempo”.
Sul rapporto tra romanzo e film la Comencini ha spiegato: “Ho approfondito in qualche modo i temi del racconto: scritto e filmico. Un romanzo si sviluppa in verticale, per approfondimenti successivi che lo scrittore, così come il lettore, può abbandonare in qualsiasi momento. Il cinema invece, va sempre avanti, lo spettatore deve cogliere subito tutto. Una delle caratteristiche del cinema è la contemporaneità degli eventi, grandi e piccoli. Io speravo che il film fosse diverso dal libro, in qualche modo aggiungesse qualcosa al romanzo e per raggiungere lo scopo l’aiuto di due sceneggiatrici bravissime – Francesca Marciano e Giulia Calenda – è stato importante”.
Un film corale, come conferma Luigi Lo Cascio, fisico minuto e una buona dose di autoironia – “il cinema fa miracoli nel migliorare l’aspetto” – che ha spiegato il suo ruolo e le difficoltà di interpretare un personaggio complesso e intenso: “Nel film sono un uomo rigido, senza armonia, alla ricerca di una salvezza rimandata fino alla fine del film. Mi sono basato su pochi tratti essenziali, sono partito dalla superficie per aggiungere sempre maggiore profondità al personaggio, diventando quasi un messaggero del dolore e della rabbia del protagonista”.
In questa operazione di stratificazione successiva del personaggio molto ha influito anche il rapporto con la regista: “Cristina – conferma Lo Cascio – è riuscita a tirare fuori le emozioni e le intensità, la commozione di ognuno di noi. Ama le storie che racconta e sa che devono passare attraverso il corpo e l’anima degli attori: ha molto chiaro il fatto che non esiste un modo di trattare gli altri, ma ogni volta si instaura un dialogo, da cui nasce il metodo che suggerisce cosa si deve fare”. Come nella scena, difficilissima,della rivelazione del passato, punto di svolta del film: “In una scena come quella della confessione era difficile trovare la calma necessaria: ci sono sempre decine di persone, la troupe era straniera, ma quando abbiamo cominciato c’era un silenzio incredibile”.
Infine un accenno alla cascata dell’acqua che sommerge la casa dei due fratelli: non inserita nella versione in sala del film, sarà invece riproposta integralmente nel DVD.
Titolo originale: La bestia nel cuore
Nazione: Italia
Anno: 2005
Genere: Drammatico
Durata: 120
Regia: Cristina Comencini
Sito ufficiale: www.labestianelcuore.it
Cast: Giovanna Mezzogiorno, Alessio Boni, Giuseppe Battiston, Angela Finocchiaro, Francesca Inaudi, Roberto Infascelli, Stefania Rocca
Produzione: Marco Chimenz, Giovanni Stabilini, Riccardo Tozzi
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: Venezia 2005; 08 Settembre 2005 (cinema