Una retrospettiva, una mostra multimediale, un cine-concerto, un laboratorio e un libro: Werner Herzog è il protagonista di un omaggio ai sogni e alle visioni che hanno segnato quarantacinque anni di attività e la storia del cinema. Fino al 10 febbraio a Torino.
Segni di vita , 1968, è il titolo di uno dei primi film girati da Werner Herzog in una carriera durata quarantacinque anni.
Cineasta “difficile” ed estremo, noto al grande pubblico soprattutto per Aguirre, furore di Dio , 1972, Nosferatu, principe della notte del 1978 e Fitzcarraldo del 1982, interpretati dal suo attore più amato, Klaus Kinski, Werner Herzog ha sempre esplorato gli aspetti insoliti della realtà, alternando documentari a lungometraggi con uno sguardo che si spinge sempre oltre i confini.
Il Museo del Cinema di Torino gli dedica un omaggio che lo stesso regista ha definito “stupefacente” per l’enorme quantità di lavoro che ha comportato e che, dal 16 gennaio al 10 febbraio, si articola in una serie di eventi.
La retrospettiva
Per la prima volta vengono presentati al pubblico, in versione originale sottotitolata, tutti i cinquantadue film girati dal regista, nato in Germania nel 1944. Trentacinque pellicole sono state ristampate per l’occasione a partire dai negativi originali. La rassegna si inaugura con la proiezione dell’ultimo lavoro di Herzog Incontri alla fine del mondo (Encounters at the End of the World) e sarà un’occasione unica per scoprire opere sconosciute a partire dal cortometraggio Herakles , girato nel 1962.
La mostra
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ospita una mostra multimediale, a cura di Alberto Barbera e Grazia Paganelli. Cinquanta fotografie di scena e di set provenienti dall’archivio della Werner Herzog Film, ventitre fotografie di scena realizzate dalla moglie Lena Herzog sul set di Rescue Dawn (2006), l’unico storyboard mai realizzato da Herzog (su esplicita richiesta della produzione) per Grido di Pietra (Schrei aus Stein, 1991) e 11 videoinstallazioni dedicati ad aspetti e momenti diversi della vita e dell’opera di Herzog, tra cui le sequenze inedite di Fitzcarraldo con Mick Jagger nel ruolo poi interpretato da Klaus Kinski e un contributo realizzato dal regista appositamente per questa mostra. Un ritratto completo del quale il regista ha detto: “vedere questa mostra è stato come incontrare qualcuno che conosco ma che non comprendo completamente“.
Il cine-concerto
Il Piccolo Regio Laboratorio ospita giovedì 17 gennaio Requiem for a Dying Planet , con musiche di Ernst Reijseger, e immagini tratte dai film The White Diamond (Il diamante bianco, 2004) e The Wild Blue Yonder (L’ignoto spazio profondo, 2005). Le musiche saranno eseguite dallo stesso Ernst Reijseger, Mola Sylia e Cuncordu e Tenore de Orosei.
Il laboratorio
25 partecipanti selezionati con un bando di concorso nazionale parteciperanno, il 17 e 18 gennaio, ad un Laboratorio di cinema e scrittura con Werner Herzog dal titolo Werner Herzog docet .
Il libro
Grazia Paganelli, critico cinematografico e programmatrice del Museo Nazionale del Cinema di Torino, è l’autrice di Segni di vita. Werner Herzog e il cinema , un ricco volume di 312 pagine edito nella collana del Museo Nazionale del Cinema in collaborazione con la casa editrice Il Castoro. Un testo che indaga per grandi temi il cinema di Herzog, analizzandone i film e la sottile linea che lega le opere di un autore che ama definirsi “narratore di storie”. Con una lunga intervista realizzata dopo le riprese di Incontri alla fine del mondo e cento pagine di immagini dall’archivio Herzog.
SEGNI DI VITA. WERNER HERZOG E IL CINEMA
Torino, 16 gennaio – 10 febbraio 2008
Retrospettiva:
Cinema Massimo – via Verdi 16 – Torino
http://www.museocinema.it
Mostra:
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
via Modane 16 – Torino – Tel. 0113797600
http://www.fondsrr.org
Cine-Concerto (17 gennaio 2008):
Piccolo Regio “Giacomo Puccini” – piazza Castello 215 – Torino – Tel. 0118815241
http://www.teatroregio.torino.it
SEGNI DI VITA. Werner Herzog e il cinema
di Grazia Paganelli
Collana Museo Nazionale del Cinema, pagg. 312, Euro 30,00
Dal 22 gennaio in tutte le librerie