Star System – Se non ci sei non esisti, fantasiosa traduzione italiana del titolo originale How to Lose Friends and Alienate People è un film inglese liberamente ispirato all’autobiografia di Toby Young, Un alieno a Vanity Fair, edito in Italia da Piemme.
Sidney Young (Simon Pegg, mattatore di pellicole surreali quali Hot Fuzz e L’alba dei morti dementi) è un giornalista di una rivista inglese, un settimanale dai toni pungenti di puro taglio anglosassone. Il suo non essere mai e costantemente all’altezza della situazione, sempre un passo avanti nell’indiscrezione e portatore indiscusso di pasticci e disastri, inspiegabilmente, lo conduce a Manhattan, chiamato dal leader del settore patinato Clayton Harding (Jeff Bridges, che offre un’ottima interpretazione, anche se il suo ruolo di Hardign assurgerebbe alla versione maschile dell’inarrivabile Miranda Presley di Maryl Streep).
Nella redazione perfetta e sofisticata di Sharp Magazine (nome fittizio dietro cui viene occultato Vanity Fair), Sidney Young si considera professionalmente arrivato, ma si ricrederà ben presto.
Star System – Se non ci sei non esisti offre uno sguardo satirico su quel mondo dell’editoria che guarda a Hollywood, ai party, alle star del momento, al mood del mese, all’esaltazione del glamour, e sul quell’impalcatura mediatica che gravita intorno alla creazione e sostentamento che richiede essere una star, quindi PR, uffici stampa, manager…
Del libro a cui si ispira resta poco, l’inadeguatezza infantile e l’incredibile goffaggine di Toby Young nel rincorrere le star, nel non riuscire a scendere a compromessi è attenuata, se non addirittura quasi annullata, svenduta, nello sviluppo della trama cinematografica. La sceneggiatura cavalca sul già visto e sul prevedibile, suscitando qualche risata, a cui rischia di subentrare una noia che respira di imbarazzo per alcune gag e situazioni che sanno si consunto, privando quest’opera dell’ironia narrativa del libro di Young. Si notano paralleli con film più o meno recenti come Un matrimonio all’inglese, Il diavolo veste Prada, The wedding planner, Il segreto del mio successo.
In questa pellicola, opera prima di Weide, comunque, viene mantenuto vigoroso lo humour distaccato e sottile tipico inglese, anche e soprattutto grazie alla comicità, credibile e altisonante, e alla mimica, variopinta e tenace, di Simon Pegg, che sa mantenersi perfettamente nei panni di un giornalista nel suo personale paese editoriale dei balocchi.
Oltre a Pegg e Bridges, Star System – Se non ci sei non esisti, vede la partecipazione dell’ex Dana Scully di X-Files, Gillian Anderson, nel ruolo di una pr delle celebrities; Kirsten Dunst, qui non certo in uno dei suoi ruoli memorabili, è Alison Olsen, redattrice di Sharp, che si prende a cuore la sorte di Sidney; Megan Fox è l’attrice del momento, creata ad arte per essere messa sulle prime pagine del gossip, nonché interprete di uno dei momenti più spassosi di questo film con la sua interpretazione, nel ruolo dell’attrice Sophie Maes, in Madre Teresa di Calcutta.
Star System – Se non ci sei non esisti è una commedia anche troppo buonista, che ricerca il lieto fine a tutti i costi, spezzando l’originalità e il realismo del libro.
Può, tuttavia, vantare una colonna sonora da massimi voti: l’inedita Enough Love di Duffy, For Reasons Unknown dei Killers, la cover di What A Wonderful World di Joey Ramone, Ace Of Spades dei Motorhead, You Really Got Me dei Kinks, I Don’t Feel Like Dancin’ degli Scissors Sisters e per finire il classico tema de La Dolce Vita del Maestro Nino Rota.
Titolo originale: How to Lose Friends & Alienate People
Nazione: Regno Unito
Anno: 2008
Genere: Commedia
Durata: 110′
Regia: Robert B. Weide
Sito ufficiale: www.paramountpictures.co.uk/…Cast: Jeff Bridges, Gillian Anderson, Kirsten Dunst, Simon Pegg, Megan Fox, Danny Huston, Allen Lidkey, Eliezer Meyer, Miquel Brown, Emily Denniston, Max Minghella
Produzione: Number 9 Films, Intandem Films
Distribuzione: Mikado
Data di uscita: 08 Maggio 2009 (cinema)