Un delizioso cartone animato che si potrebbe dire minimalista: infatti le immagini sono ben contornate solo all’inizio, quando è necessario che siano individuate con chiarezza dallo spettatore, ma poi vengono via via più sfumate, fino a diventare per lo più macchie di colore con un accenno alla forma dell’oggetto. Spiega Chiara Malta, che questa soluzione è stata utilizzata per motivi di budget, dato che disegnare ogni singolo fotogramma sarebbe costato una somma esorbitante.
Ma si capisce tutto benissimo lo stesso, insomma si è anche trovato il modo per dare risalto alla sostanza. E la sostanza è una bellissima storia, per niente retorica, che parla di una bambina – Linda – sveglia e volitiva e di una madre – Paulette – sola e imperfetta, finalmente non una madre “io-so-tutto-e-ho-sempre-ragione”, bensì una che sa persino chiedere scusa alla sua bambina perché le ha fatto un torto.
C’è un papà (italiano) morto quando Linda era molto piccola e il cui ricordo è sempre più fievole eppure struggente, concentrato nel gusto del tradizionale pollo ai peperoni che lui era tanto bravo a cucinare la domenica.
Poi ci sono le avventure/disavventure di mamma e figlia alla ricerca di un pollo nel giorno nel quale in Francia c’è lo sciopero generale. C’è musica e canto come in vero musical. C’è infine una comunità che fa quasi da famiglia allargata, in una socialità generosa e solidale.
Insomma: agli ingredienti di base, fantasia e sentimenti, si aggiunge una buona dose di realismo, che radica nell’attualità e nel presente la vicenda e le regala quella piacevolezza che non è solo divertimento bensì anche una visione positiva della vita, pur nelle difficoltà.
Dei due registi, una regista è la romana Chiara Malta (classe 1977), che ha diretto numerosi cortometraggi, nel 2008 il documentario Armando e la politica (presentato quell’anno al Torino Film Festival) e nel 2019 il suo primo lungometraggio di finzione, Simple Women, interpretato da Jasmine Trinca, presentato a Toronto e poi ancora al TFF.
L’altro regista è il francese Sébastien Laudenbach (1973), illustratore e professore all’École Nationale Supérieure des Arts Décoratifs a Parigi, che oltre ad aver scritto e diretto una dozzina di cortometraggi selezionati e premiati in numerosi festival internazionali, ha anche realizzato sequenze di titoli animati e videoclip musicali e, nel 2016, il lungometraggio animato “La fanciulla senza mani”.
Questa produzione franco/italiana, che era stata presentata in anteprima nella sezione Acid del Festival di Cannes, ha concorso al 41° Torino Film Festival e ha ottenuto un premio per la Miglior Sceneggiatura.
La pellicola è distribuita da I Wonder Pictures e sarà nei cinema in Italia dalla primavera 2024.