Arriva anche al Teatro Goldoni di Venezia il nuovo lavoro teatrale di Cristina Comencini Tempi Nuovi, una commedia piacevole e godibile tutta incentrata sulla modernità, tecnologica e sociale.
Al centro di tutto si trova una famiglia, quella formata da Giuseppe e Sabina e dai loro due figli, Antonio e Clementina. Giuseppe è uno storico rinomato, mentre la moglie è una giornalista tutta d’un pezzo. Lui conserva una apparente e inusuale classicità nei modi, nel pensiero e una sorta di repulsione verso tutto quello che è tecnologico e moderno, lei, d’altro canto, sembra destreggiarsi con buona padronanza tra computer e file elettronici.
La reticenza di Giuseppe verso la “modernità” diventa così motivo di discussione famigliare e oggetto di scherno da parte del figlio maschio.
In tutto questo si inserisce la figlia Clementina che annuncia, per prima alla madre e poi al resto della famiglia, di aver lasciato lo storico compagno per Lorena, e che “entrambe” sono in attesa del loro primo figlio.
La notizia scatenerà inevitabilmente tutta una serie di inaspettate dinamiche all’interno della famiglia, dove la tradizione e la modernità verranno mescolate, generando nuove connessioni, non solo tecnologiche.
Molto divertente la nuova commedia della Comencini che riesce a condensare in un’ora e mezzo di spettacolo le differenze generazionali, le differenti posizioni sociali, i dialoghi, non sempre facili, tra genitori e figli ma soprattutto il detto e il non-detto che spesso si trova alla base di moltissimi rapporti familiari ed affettivi in generale.
Bravissimi entrambi gli attori, Ennio Fantastichini e Iaia Forte che, con grande padronanza sia del palco che del testo, riescono a stabilire fin da subito il contatto con lo spettatore.
Una commedia assolutamente da vedere, per sorridere, riflettere e per rendersi conto che non è poi così importante sottolineare le differenze tra il vecchio e il nuovo più utile, forse, apprezzarne la diversità.