Proiettato nella sezione Gran Public della 19ª edizione della Festa del cinema di Roma, il nuovo film del regista francese Robert Guédiguian, in sala all’inizio del 2025.
La pie voleuse, ovvero la gazza ladra, ci pone davanti ad un interrogativo morale, arricchendo e contornando la storia di vicende amorose, relazioni umane complesse, a cui tutto fa sfondo il meraviglioso mare Marsigliese.
Il titolo assume una doppia sfumatura prendendo il nome da un’opera di Rossellini, di cui i brani accompagnano la narrazione su schermo, oltre che descrivere il comportamento di quella che è la protagonista della storia, ovvero, Maria.
Maria, la gazza ladra delle vicende, è una donna ormai non così giovane, che, per aiutare la famiglia dalle difficoltà economiche, lavora quotidianamente per anziani soli, svolgendo mansioni casalinghe e tenendo loro compagnia. Tuttavia, qualche volta, si concede di rubare qualche soldo ai suoi clienti, non solo per comprarsi quella dozzina di ostriche che tanto ama, ma soprattutto, per poter pagare le lezioni di pianoforte al nipote, per lei promettente pianista. Seppur il motivo di Maria sia tra i più nobili, proprio da uno di questi piccoli furti scaturiranno degli equivoci, che finiranno per coinvolgere anche la figlia, e intrigare lo sviluppo narrativo.
Una commedia sentimentalistica che cerca di indurre una riflessione sulla società e sul divario che intercorre tra famiglie più e meno abbienti, sull’amore, sui rapporti familiari.
La pellicola sebbene in alcuni momenti assuma delle sfumature da soap opera, perdendosi in qualche cliché, e presenti una sceneggiatura a tratti non troppo solida, sviluppando alcune vicende in maniera troppo frettolosa, permette comunque di entrare in empatia con i personaggi ed immergersi nella storia quanto basta per farci uscire dalla sala con un sorriso sulle labbra.