Ha atteso tutti questi anni perché la tecnologia fosse all’altezza di portare sul grande schermo il suo celebre manga. E ora Takehiko Inoue porta il suo lettore a diventare spettatore in campo, nel vivo del match, dove il playmaker Ryota Miyagi e il resto della squadra dello Shohoku – composta da Hanamichi Sakuragi, Kaede Rukawa, Takenori Akagi e Hisashi Mitsui – stanno per dare vita ad una delle partite più entusiasmanti mai viste sul grande schermo, ma anche indietro nel tempo, grazie a inediti flashback che svelano alcuni dei ricordi più significativi del passato di Ryota – a oggi mai raccontato da Inoue. Come lo stesso regista ha infatti sottolineato, “i personaggi hanno continuato a vivere dentro di me anche dopo la fine della serie. […] Inoltre, così come io stesso sono cambiato dai tempi della serializzazione del manga, ci sono prospettive che volevo descrivere ma che allora non ero in grado di illustrare del tutto e prospettive che all’epoca non mi erano visibili.  Spero che apprezziate questo come un nuovo ‘Slam Dunn’, anche se è uno ‘Slam Dunn’ con nuovi elementi”.

Un viaggio iniziato nel 1990 e proseguito fino al 1996 – anno in cui è stato pubblicato a puntate – e successivamente continuato attraverso i lunghi mesi e gli anni che ci hanno portato fino ad oggi. Sono grato a tutti coloro che hanno letto la serie in Jump o come graphic novel, a coloro che hanno visto l’anime in TV, e anche a coloro che non l’hanno scoperta in tempo reale ma solo successivamente.

“La mia fonte principale di incoraggiamento – ha raccontato il regista – durante la pubblicazione iniziale fu leggere i pensieri e i sentimenti dei fan contenuti nelle lettere che i miei editori mi inoltravano. In tutta onestà, ero ancora giovane e agli albori della mia carriera all’epoca e la maggior parte della mia gratitudine era diretta ai fan. La mia prospettiva si è ampliata nel tempo e ora apprezzo una gamma più ampia di persone rispetto a prima. Ci sono molte persone coinvolte in tutto il processo di realizzazione del manga e dell’anime, dai creatori a tutti gli altri. Sono molto grato a tutti loro.
Non penso ci siano state molte occasioni per le persone per riuscire a comprendere davvero come io mi senta riguardo ai miei personaggi. Per svelarvi un po’… sento che i personaggi hanno continuato a vivere dentro di me anche dopo la fine della serie. Ogni volta che ho pubblicato una nuova edizione o una raccolta di illustrazioni, sono stati richiamati da ovunque si trovassero. Sono cambiati, è come se respirassero una nuova linfa vitale. Non invecchiano, ma si sentono molto vivi”.

Uscito in Giappone a dicembre 2022, a 26 anni dall’ultima serie animata, The First Slam Dunk ha dimostrato come questo manga (edito in Italia da Panini Comics,31 volumi, 101  episodi, dal 16 ottobre 1993, e quattro film animati) rimanga ancora saldo nel cuore del pubblico. Contando su una schiera di appassionati, che negli anni hanno reso il manga uno dei più letti di sempre con oltre 170 milioni di copie vendute nel mondo, il lungometraggio ha conquistato il Box Office giapponese con circa 8,5 milioni di spettatori e incassando oltre 12,2 miliardi di yen (oltre 85 milioni di euro), superando anche “Avatar – La Via dell’Acqua” e diventando così la ventinovesima pellicola più redditizia della storia giapponese.

The First Slam Dunk è una sorpresa. È un’esperienza incredibile non solo per chi ama il fumetto, ma per tutti gli amanti dell’animazione, portando lo spettatore a partecipare alle storie e partite in scena.

·       il 10 maggio in anteprima in versione originale sottotitolata

·       dall’11 al 17 maggio in versione doppiata