E’ stato inaugurato a Milano il quarto appuntamento di Galleria Cracco, il progetto d’arte contemporanea sviluppato per le vetrine – lunette del Ristorante Cracco in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano.

Nato su iniziativa dello chef Carlo Cracco con l’agenzia di comunicazione Paridevitale e a cura di Sky Arte, l’opera, inaugurata lo scorso 21 ottobre, vede come protagonista l’artista toscano Giovanni Ozzola (guest curator di Artissima 2019), che con Through a day ha realizzato un interessante racconto sul trascorrere del tempo, caratterizzato da immagini di spazi industriali segnati da graffiti e illuminati da spicchi di cielo e di acqua.

GALLERIA CRACCO, Paride Vitale, Rosa Fanti, Giovanni Ozzola, Carlo Cracco, Roberto Pisoni, Ilaria Bonacossa, ph Carmine Conte

Di fatto tra le opere d’arte contemporanea più visibili a Milano con oltre 100.000 spettatori al giorno, la commissione è un concreto impegno nei confronti dell’arte portato avanti da una delle realtà dell’eccellenza milanese come il Ristorante Cracco, che vuole inoltre tracciare un non scontato trait-d’union tra food, architettura e design.

Through a day è composto da tre immagini retroilluminate installate all’interno delle lunette, dove tre forme di espressione artistica (fotografia, installazione e pittura), ricercano una dialettica tra luce e buio, con una più ampia riflessione sulla relazione tra l’universo e l’uomo, e su come quest’ultimo si collochi nello spazio e nel tempo.

GALLERIA CRACCO, Giovanni Ozzola, Through a day, ph Carmine Conte

La struttura Neorinascimentale della Galleria Vittorio Emanuele è un passaggio, sia fisico che simbolico: protetti dalla storia non solo architettonica del luogo ci confrontiamo con il nostro presente sospeso tra armonia e contrasto come nella cucina di Carlo Cracco” – ha dichiarato l’artista Giovanni Ozzola, che ha aggiunto: “Il nostro individuale cammino, il susseguirsi dei giorni legati ad una storia che tocca ciascuno andando oltre il singolo individuo. Il segno lasciato come graffito afferma l’esistenza del singolo, ma la parete colma di segni diventa la mappa che racconta un luogo e un tempo…